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1° maggio: festa del lavoro che non c’e’
Festa dei lavoratori? Il concerto del 1° maggio a Roma in Piazza San Giovanni avvolto da una strana atmosfera: “segnato dal tempo” dichiara il segretario nazionale della CGIL, Susanna Camusso, che lancia un j’accuse ad una delle manifestazioni più importanti e popolari nel nostro paese.
Per il resto, ci hanno pensato Elio e le Storie Tese a “s-drammatizzare” la maratona musicale che vede, negli ultimi anni, sempre un crogiuolo di artisti ma anche qualche caduta rispetto alle precedenti edizioni.
Questa del 2013 ha visto la bella (diciamolo pure!!!) e brava Geppi Cucciari come madrina e presentatrice dell’evento che ha saputo divertire ma anche affrontare temi delicati, quali gli infortuni sul lavoro, dedicando l’evento a Martina Giangrande, figlia del carabiniere rimasto gravemente ferito nella sparatoria di Palazzo Chigi.
La prima parte del concerto è stata caratterizzata dalla presenza di giovani emergenti che vengono intervallati da un’entusiasmante esibizione di 100 violoncelli che, con Giovanni Sollima, eseguono un emozionante inno di Mameli, traghettando lo show ad una seconda parte in netta crescita per energia ed entusiasmo.
A questo punto, tanti sono gli artisti che si susseguono sul palco: Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Nicola Piovani, solo per menzionarne alcuni.
Tra musica e protesta, tra percezioni di decadenza ed auge, il concerto del 1° maggio rimane non solo un grande evento musicale, quanto un importante appuntamento culturale poiché occasione per condividere con un’ampia platea i temi del lavoro, centrali più che mai nell’Italia della disoccupazione.
Nel frattempo, aspettiando la 25° edizione del 2014, non ci resta che consolarci con una canzone mononota!
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