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Processo ‘Valle Oliva Inquinata’, per i testi della difesa nessun interramento
È partita ieri, presso la Corte d’Assise di Cosenza, la seconda fase del processo ‘Valle Oliva Inquinata’, che ha visto la deposizione dei testi della difesa.
COSENZA – Tra i testi convocati a Cosenza, il commerciante Giovanni Pino, residente a Gallo che ha detto di non aver mai notato operazioni di interramento da parte della ditta di cui è titolare l’imputato nel processo per disastro ambientale (insieme ad altre quattro persone) Cesare Coccimiglio. Anche l’ex FF.SS, Mario Spinelli, che abita a pochi passi dal fiume Oliva, ha affermato di non aver mai visto alcuna operazione di interramento, inoltre l’acqua prelevata dal fiume per lavorare sui suoi terreni (Spinelli ha un pezzo di terra accanto alla sua abitazione) è sempre risultata pulita così come certificato dalle analisi svolte dall’Asp su alcuni campioni. Nulla di anomalo per l’altro teste Marcello Rizzo, proprietario di un terreno e produttore di cipolle. Tra i testi convocati dal legale della difesa, Nicola Carratelli, anche alcuni dipendenti della ditta Coccimiglio.
Non la pensa allo stesso modo, ovviamente, la Procura di Paola, rappresentata ieri dai pm Sonia Nuzzo e Maria Camodeca, che si avvale delle analisi scientifiche effettuate da Ispra e Arpacal che evidenziano la presenza nella zona di materiale inquinante interrato, funghi industriali, materiale radioattivo, metalli pesanti e altro. Le prossime udienze del processo sono state fissate per i prossimi 16 maggio, 6 e 21 giugno e per il 4 luglio.
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