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Il Cosenza a Cava per il blitz, ma senza tifosi
COSENZA – Sognando il colpaccio. Il Cosenza, ricaricato nell’entusiasmo e nello spirito, dalla vittoria casalinga contro il Sambiase, punta al campionato, tentando,
da qui alla fine del torneo, di insidiare la corsa della capolista Messina. Dopo lo stop di Pasqua, la squadra ha ripreso gli allenamenti, ritrovandosi allo stadio San Vito con il morale alle stelle. La vittoria, voluta, cercata, inseguita, contro il Sambiase, strappata sul suono dell’ultimo gong, dal guizzo vincente di Lorenzo Franzese, ha dato ai Lupi la conferma che la rimonta è possibile. I giocatori sono apparsi distesi e sorridenti. L’armonia del gruppo, unita alla consapevolezza della forza della squadra, sono le armi sulle quali il Cosenza deve puntare per tentare l’aggancio o il soprasso. I numeri dicono che cinque punti sono recuperabili e, considerato che c’è il big match ancora da giocare, tutto diventa possibile. Anche quello che oggi appare impossibile. Il Cosenza visto contro la squafra lametina, è apparso una squadra in forma, trascinata dal solito Mosciaro, esaltata dalla fantasia di Guadalupi e sorretta dalla cattiveria di Foderaro. Senza dimenticare l’ultiomo tassello: l’opportunismo di Franzese. Spietato e concretop sotto porta. Come un goleador consumato. Parallelamente all’entusiasmo dei Lupi e alla ritrovata passione nella tifoseria rossoblù, a “raffreddare” un pò l’ambiente ci pensa Manolo Mosciaro che, a qualche suo amico, avrebbe manifestato l’intenzione di cambiare aria a fine campionato. Privarsi di un giocatore come Mosciaro, considerando che l’attaccante cosentino doc, pur di vestire il rossoblù, ha stracciato diversi contratti e rifiutato allettanti e lusinghiere offerte da club blasonati di Lega Preo e serie B, sarebbe un danno. Ma oggi questa è un’altra storia. Di cui ci sarà tempo e modo di parlare. Oggi il campionato dice che il prossimo ostacolo si chiama Cavese. L’avversario dei Lupi è da prendere con le pinze. La squadra campana, infatti, decima in classifica con appena 38 punti in cassaforte, cerca punti importanti per mettersi al riparo da spiacevoli sorprese di fine campionato. E poi, il campionato finora ha dimostrato, come, contro il Cosenza, tutte le squadre quintuplicano gli sforzi, per giocarsela alla pari. A Cava, il Cosenza troverà, come succede nei terreni di gioco campani, un ambiente caldo. A Cava dei Tirreni, oggi a far notizia è più il calcio parlato che non quello giocato. La storia dei contratti “illeciti”, è uscita fuori con la forza di un uragano. Seppur i vertici societari del club campano, minimizzano, l’effetto della notizia potrebbe avere ripercussioni nell’ambiente. Per gettare acqua sul fuoco, il direttore generale Sergio Russo tranquillizza l’ambiente.
DIFESA D’UFFICIO – “È già da qualche settimana che la Procura Federale della FIGC sta indagando per fare chiarezza su alcune irregolarità in merito a contratti di alcuni atleti della Cavese, ingaggiati a inizio stagione. Si tratta di accordi – ha dichiarato il direttore generale Sergio Russo al sito Resport.it – sottoscritti da persone che non hanno mai avuto un ruolo effettivo nella società”. Sembrerebbe infatti che la firma, in calce a tali contratti, sia più che altro un segno indecifrabile che non corrisponde a quella dell’unico autorizzato ad apporla, ovvero l’ex-presidente Alessandro Di Marino. Un’anomalia insomma che, passata forse inosservata tra il susseguirsi delle varie dirigenze, torna alla luce proprio adesso. Quali potrebbero essere quindi le conseguenze per una Cavese, quella di oggi, estranea ai fatti? “Sicuramente – ha ammesso con rammarico Russo – potremmo incorrere in una sanzione amministrativa rispetto a questi accordi, già in prima pronunzia giudicati nulli, con coloro che sono stati tesserati e non contrattualizzati. Ma nulla di più. Non fa piacere venire a conoscenza di queste cose, ma è inutile rivangare – continua il direttore. Secondo il parere del nostro legale non ci possono essere altri tipi di provvedimenti, come ad esempio penalità di punteggio, nei confronti della società attuale. Al massimo potrebbe esserci un’ammenda solitamente predisposta in questi casi per ogni singolo contratto non depositato”. Sono cinque o sei i contratti “incriminati”, ma non pare coinvolgano gli attuali atleti presenti nella rosa guidata da mister Chietti. “Ovviamente ci stiamo muovendo perché in ogni caso l’onere ricade comunque sulla società calcistica – ha concluso il direttore generale – indipendentemente da chi è presieduta. D’altronde lo stesso Di Marino, in tempi non sospetti, aveva presentato denuncia in forma cautelativa agli organi predisposti per venirne a capo. Purtroppo questa è ancora una delle code di quella triste vicenda che si è vissuta nei primi mesi della stagione”.
TRASFERTA VIETATA – I tifosi del Cosenza non potranno assistere alla partita di domenica prossima al “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni. Il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive ha comunicato alla società le misure di rigore assunte nei confronti della tifoseria rossoblu. La notizia era ampiamente prevedibile ed è puntualmente arrivata. L’Osservatorio nazionale aveva demandato al Comitato la decisione su Cavese-Cosenza, inserendo la partita in quelle connotate da alti profili di rischio e, non potendo disporre divieti perchè in serie D non c’è il programma della “tessera del tifoso” ha in pratica sollecitato la misura. I problemi tra le tifoserie di Cavese e Cosenza sono esplosi nel corso dell’ultima partita disputata al “Simonetta Lamberti” dai Lupi, il 5 settembre 2010. In quella circostanza un gruppo di ultras della Cavese premeditò una sorta di “agguato” agli ultras cosentini. Si registrarono tafferugli fuori dallo stadio, nelle vicinanze della stazione ferroviaria e poi ancora altri incidenti all’interno dello stadio. Proprio partendo da quegli episodi, il 25 novembre dello scorso anno l’Osservatorio vietò ai tifosi della Cavese la trasferta di Cosenza. Oggi, pertanto, si continua sulla scia di quel provvedimento. Ora i tifosi del Cosenza temono divieti anche per la trasferta di Messina. Giova ricordare tuttavia che nella partita di andata i tifosi giallorossi furono presenti al San Vito. La società farà di tutto per scongiurare questa evenienza.
MOSCIARO NELLA STORIA – Da giovedì sera Manolo Mosciaro è entrato definitivamente nell’olimpo dei cannonieri di tutti i tempi del Cosenza calcio. Con il gol al Sambiase, Manolo ha superato al quarto posto di questa graduatoria “all time” una leggenda del calcio rossoblu ovvero Mario Uxa, che si era fermato a 48. Manolo Mosciaro ha così suddiviso i gol in rossoblu: 25 quest’anno, 21 lo scorso anno (18 in campionato e 3 nei play off) e 3 nella sua prima stagione al Cosenza Football Club nel campionato di serie D 2005-06. E’ una stagione particolarmente fortunata per Mosciaro, che potrebbe chiuderla con un bottino di gol assolutamente “record” per un attaccante che ha indossato la maglia rossoblu. Era da tempo che un calciatore del Cosenza non vinceva la classifica dei cannonieri. C’era andato vicino Manolo lo scorso anno così come Vincenzo Cosa nel 2008 e così per trovarne un altro dobbiamo risalire al 1997-98 quando toccò a Massimo Margiotta vincere quella prestigiosa classifica con la maglia rossoblu.
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