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La sede della Regione a Milano da 8mila euro al mese. Corbelli: “è uno spreco di soldi pubblici, va chiusa” (AUDIO INTERVISTA)

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La sede della Regione a Milano da 8mila euro al mese. Corbelli: “è uno spreco di soldi pubblici, va chiusa” (AUDIO INTERVISTA)

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Un costo spropositato per l’affitto di un locale, la sede della Regione Calabria a Milano, che tra l’altro è chiusa. Spreco di denaro pubblico che fa indignare i calabresi

COSENZA – Uno spreco, l’ennesimo, di denaro pubblico quello denunciato dal leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che ha chiesto al presidente della Regione Mario Oliverio “di porre immediatamente fine allo spreco di denaro pubblico della sede della Regione Calabria a Milano che continua a restare chiusa e ad essere regolarmente pagata, con un fitto mensile di circa 8000 euro”.
“La somma che si risparmierebbe con la chiusura definitiva di questa inutile sede – prosegue – venga destinata per il sociale, per aiutare famiglie povere. Si può consentire uno spreco simile, per una regione povera come la Calabria? Perché il presidente Oliverio, che aveva promesso di aprire questa sede durante l’Expo, non la chiude definitivamente, annullando subito il contratto di fitto e ponendo così finalmente fine a questo inaccettabile spreco di denaro pubblico?”. Oliverio, che avrebbe avuto un colloquio con Corbelli, gli avrebbe spiegato addirittura che il contratto di locazione non può essere rescisso e che durerà ancora diversi anni, sottolineando che ad averlo stipulato… non è stato lui.
Pertanto tutto si rifà alla precedente legislatura, quella Scopelliti. Sta di fatto che la Regione spende 8mila euro al mese, ovvero quasi 100mila euro l’anno, che potrebbero essere impiegati per fronteggiare altre e ‘vere’ emergenze della regione. E Corbelli ha spiegato la situazione questa mattina ai microfoni di Rlb Radioattiva

ASCOLTA L’INTERVISTA

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Franco Corbelli dunque, interviene nel corso della sua intervista su Rlb, anche sull’assenza di interventi, a due mesi dalla presentazione da parte del comune di Tarsia, per quanto riguarda il progetto preliminare per la realizzazione del cimitero internazionale dei migranti e sino ad oggi, nonostante le continue stragi di immigrati (tanti purtroppo anche i bambini morti), dalle istituzioni preposte e interessate (Regione Calabria, Governo e Unione europea) non sono ancora arrivate quelle risposte ufficiali e quegli interventi concreti per poter finalmente iniziare i lavori di questa grande opera umanitaria universale”.
Il leader di Diritti Civili sottolinea: “Continuo ad aspettare che arrivi anche, così come mi è stato preannunciato dal Quirinale – prosegue – la risposta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’appello che gli ho recapitato quasi due mesi fa. Mi auguro che per Natale possa essere messa la prima pietra per la realizzazione di questo importante, indispensabile e assolutamente urgente cimitero internazionale dei migranti, per dare una degna sepoltura a tutte le vittime delle tragedie del mare e ricordare per sempre il loro sacrificio, soprattutto quello dei tanti poveri sfortunati bambini che hanno perso la vita nei tragici naufragi. E proprio ad uno di questi bambini, il piccolo siriano Aylan Kurdi, le cui immagini choc hanno scosso e commosso il mondo, il cimitero internazionale dei migranti sarà intitolato”.

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