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“Mandiamoli a casa adesso”, i big del Movimento 5 Stelle in Calabria per chiedere le dimissioni di Oliverio e Scura

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“Mandiamoli a casa adesso”, i big del Movimento 5 Stelle in Calabria per chiedere le dimissioni di Oliverio e Scura

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Il Movimento 5 Stelle ha scelto piazza Prefettura a Catanzaro per una manifestazione contro la gestione della Regione e della sanità in Calabria.

CATANZARO – I parlamentari e gli attivisti del Movimento calabrese si sono ritrovati in piazza per partecipare all’iniziativa “MandiamoliacasaAdesso” che ha visto la partecipazione oltre che di un numeroso pubblico, anche dei big pentastellati tra cui il vicepresidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio, ed il deputato Alessandro Di Battista. Proprio Di Maio è intervenuto duramente sulla gestione del settore sanitario in Calabria sottolineando come il Pd usi la sanità come un bancomat: “Parliamo di amministratori che non hanno a cuore la sanità ma che pensano solo di sistemare qualche trombato della politica, qualche amico o ex sindaco. L’Anac ha inibito il Governatore Oliverio grazie a noi ed alle nostre denunce. In Calabria l’alternativa per i dirigenti delle Asl è quella di un concorso e non della scelta diretta. Bisogna capire se i calabresi sono pronti a tagliare con il passato e con i signorotti a capo delle Asl che hanno i loro giri di voti e clientele. In Calabria si specula sulla sanità, se Renzi fosse una persona perbene avrebbe messo fuori dal partito gli amministratori interdetti”.
Stefano Di Battista ha poi rincarato la dose: “abbiamo dimostrato che Oliverio ha commesso degli atti illegittimi. Ma un Governatore che lo fa come può avere il coraggio di sedersi ancora sullo scranno da presidente? Chi fa delle nomine illegittime dovrebbe sparire, vergognarsi e chiedere scusa”. Di Battista, facendo riferimento ai danni provocati dal maltempo, ha detto che “in Calabria ogni volta che piove c’è il rischio che scappi il morto. Le nostre inchieste ci hanno fatto capire che dei 9 miliardi promessi da Renzi da utilizzare per il dissesto idrogeologico sono stati spesi solo 50 milioni”.

Di Battista è intervenuto anche sul grave problema dei trasporti in Calabria: “Il Governo non ha dato nessuna risposta per territori come la Calabria e la Sicilia. L’unica ipotesi che viene formulata è quella del Ponte sullo Stretto, del quale si parla perchè bisogna accontentare qualche amico imprenditore del Ministro Alfano”. “Mentre prendevo l’aereo – ha aggiunto – leggevo la notizia dell’ennesimo crollo in Sicilia. L’unica risposta data sulla viabilità in quella regione è del Movimento 5 Stelle, che ha costruito una strada con i soldi risparmiati dai parlamentari regionali”.

m5s catanzaro

Luigi Di Maio sul canone RAI
“L’obiettivo è quello di mettere in bolletta un canone che i cittadini italiani non vogliono più pagare. E questo perché – ha aggiunto – l’offerta della Rai non è all’altezza della spesa sostenuta. Dire poi che con la riduzione a 100 euro ci sarà un risparmio mi viene da ridere per non piangere. La bolletta aumenterà e questo lo dice l’autorità per la luce e per il gas. Già da ottobre ci sarà un aumento del 2% per l’elettricità e del 4% per il gas. A questo si aggiungono i 100 euro in più che dicono essere per il canone. Non ci hanno spiegato però se io pago tre utente e magari non utilizzo la Tv come è possibile che io debba pagare per forza”. “La verità è che in questo modo – ha concluso Di Maio – aumenteranno i ricorsi e si ritroveranno con un mucchio di contenziosi e spese legali da fronteggiare”.

Dalia Nesci: “Le poltrone di Scura, Urbani e Oliverio scricchioleranno”
“Manderemo a casa il governatore della Calabria, Mario Oliverio, con la nostra costante attività di controllo del suo operato”. Così la deputata M5s Dalila Nesci a margine dell’iniziativa del Movimento Cinque Stelle “Mandiamoli a casa adesso”. “Ricordiamo – ha aggiunto – che dopo il caso Gioffrè, commissario revocato dall’Anticorruzione, c’è in definizione l’analoga vicenda del commissario Pingitore, come Gioffrè nominato in violazione della normativa anticorruzione. C’è poi il macigno del dirigente regionale Domenico Pallaria, il cui incarico di vertice era inconferibile per legge”. “Nell’unità – ha concluso Nesci – il Movimento cinque stelle ha dimostrato l’equivalenza tra Scopelliti e Oliverio, denunciando l’identità di metodi e sistema e lottando per la legalità e l’interesse pubblico. Dopo la nostra iniziativa, le poltrone di Scura, Urbani e Oliverio scricchioleranno”.

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