Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Clan Rango – Abbruzzese, l’Antimafia deposita richiesta di rinvio a giudizio per 47 persone (I NOMI)

Archivio Storico News

Clan Rango – Abbruzzese, l’Antimafia deposita richiesta di rinvio a giudizio per 47 persone (I NOMI)

Pubblicato

il

Alla sbarra i presunti affiliati alla ‘ndrina che pare abbia modificato i fragili equilibri della malavita cosentina.

 

CATANZARO – La Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per 47 persone ritenute affiliate alla cosca “Rango-Abbruzzese” operante sul territorio di Cosenza e Paola. Circa 60 i capi di imputazione contestati agli indagati dal sostituto procuratore Pierpaolo Bruni. Ventitre persone devono rispondere dell’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso. Al vertice del gruppo, che ha stretto un patto federativo con i clan “Lanzino-Patitucci” e “Perna-Cicero-Musacco-Castiglia”, si pone Maurizio Rango. La cosca, secondo l’accusa, aveva imposto la propria egemonia, soprattutto per le estorsioni, utilizzando le armi per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attivita’ economiche e di appalti pubblici, nonche’ l’occupazione abusiva di alloggi popolari per rivenderli.

 

Tra le accuse contestate anche quella di omicidio e occultamento di cadavere per l’uccisione del boss Luca Bruni. Il mandante, nella ricostruzione della Dda, sarebbe Franco Bruzzese, mentre Maurizio Rango, Daniele Lamanna, Adolfo Foggetti ed Ettore Sottile avrebbero organizzato il delitto e preso parte alle fasi esecutive dell’omicidio nonche’ all’occultamento del cadavere. Bruni, e’ stato ricostruito, sarebbe stato ucciso per timore di una sua possibile collaborazione con la giustizia. Gli indagati lo avrebbero attirato in una trappola facendogli credere di recarsi a un incontro chiarificatore con gli allora latitanti Ettore Lanzino e Franco Presta. Decine, inoltre, le estorsioni contestate agli affiliati al clan. Trenta le persone offese individuate dal pm Bruni, per la maggior parte commercianti e imprenditori costretti a pagare il pizzo. Gli indagati devono, infine, rispondere di associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti a Cosenza e nei paesi dell’hinterland. La richiesta di rinvio a giudizio compendia l’attivita’ investigativa delle due operazioni eseguite la prima il 27 novembre 2014 da Carabinieri e Polizia, nei confronti di 20 persone, la seconda, il 12 maggio scorso, nei confronti di 13 soggetti.

 

I NOMI DEGLI INDAGATI

Maurizio Rango

Franco Bruzzese

Ettore Sottile

Luciano Impieri

Adolfo Foggetti

Daniele Lamanna

Mario Perri

Andrea Greco

Antonio Abbruzzese classe ’75

Celestino Bevilacqua

Rocco Bevacqua

Francesco Vulcano

Domenico Cafiero

Francesco Ciancio

Gennaro Presta

Attilio Chianello

Antonio Imbroinise

Danilo Bevilacqua

Domenico Mignolo

Giuseppe Esposito

Giuseppe Montemurro

Roberto Pastore

Luca Maddalena

Giuseppe Curioso

Alfonso Raimondo

Antonio Chianello

Alessio Chianello

Fabio Calabria

Gianluca Arlia

Giovanni Iannuzzi

Antonio Intrieri

Leonardo Bevilacqua

Cosimo Bevilacqua

Stefano Carolei

Francesco Vivacqua

Alberto Ruffolo

Mario Mignolo

Gianluca Cinelli

Gianluca Barone

Simone Santoro

Gianluca Marsico

Sharon Intrieri

Jenny Intrieri

Anna Abbruzzese

Giovanni Fiore

Antonio Abbruzzese classe ’70

Francesca Abbruzzese

 

 

 

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA