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What Women Want, oggi all’Acquario per parlare della proposta di legge sulla doppia preferenza di genere
L’incontro promosso dall’Associazione What Women Want si terrà oggi pomeriggio all’Acquario Bistrot in via Galluppi a Cosenza.
COSENZA – L’approvazione infatti, da parte della competente Commissione consiliare regionale della proposta di legge sulla doppia preferenza di genere segna un altro importante passo verso il riconoscimento di nuovi spazi per la partecipazione politica delle donne. La democrazia paritaria ha raggiunto in Calabria negli ultimi mesi traguardi mai visti prima e che sono ancora lontani in altre regioni anche più avanzate economicamente.
Ma basta la maggiore presenza femminile per dirsi raggiunta la migliore qualità delle istituzioni locali e regionali? Le percentuali di genere da sole non bastano e, anzi, rischiano di spostare l’attenzione, grossolanamente, sul dato quantitativo.
A parlare è la fondatrice di What Women Want, Bianca Rende: “Abbiamo sempre escluso che il problema fosse avere più donne, a prescindere dall’autenticità, autonomia e capacità innovativa dei modelli politici correnti. Nei nostri incontri è sempre emersa la convinzione che la partecipazione consapevole inizi molto prima della candidatura in quota nelle liste o della chiamata all’interno di una giunta e che anzi dovrebbe arrivare (in un futuro auspicabile) ad affermarsi proprio in assenza di meccanismi di incentivazione legislativa o, peggio, di forme di cooptazione”.
“WWW non ha mai aspirato ad essere un movimento rivendicazionista di spazi o di potere, ma è un luogo di cultura politica al femminile e di avviamento all’impegno di donne già realizzatesi in altri campi umani o professionali e semplicemente distanti da quello pubblico-politico. C’è molto da lavorare su questo tipo di obiettivi ed è facile prevedere che per raggiungerli ci vorranno anni: ecco perché, registrata la soddisfazione per il nuovo clima di riformismo e apertura che si respira nella nostra regione, ed al quale crediamo di avere non poco contribuito, è importante interrogarci da subito sui percorsi ancora da compiere e sugli strumenti da mettere in campo, a breve e nel lungo periodo, per un’affermazione piena della rappresentanza politica al femminile. Formazione politica, individuazione di problemi e proposizione di possibili soluzioni e, intorno a queste, costruzione di candidature autorevoli e rappresentative”.
In foto: Bianca Rende
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