Calabria
Tragedia di Satriano, l’AIDAA: “è iniziata la mattanza dei randagi”
Dopo la tragedia di Satriano in cui ha trovato la morte la giovane Simona Cavallaro, sono iniziati gli avvelenamenti dei cani randagi
SOVERATO (CZ) – A lanciare l’allarme è ancora una volta l’AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che denuncia come, a pochi giorni dalla morte della povera Simona Cavallaro. “Morte provocata dall’incuria umana e l’incapacità di amministrare i territori da parte di ogni organo di competenza – scrive l’associazione – che ha portato a una situazione senza via d’uscita per la povera ragazza morta stando all’autopsia, dopo essere stata morsicata da alcuni cani e la relativa campagna di demonizzazione di cani randagi dovuta ad una psicosi collettiva della popolazione di Soverato e della zona”.
“Situazione che – spiegano – ha portato all’inizio di quella che possiamo definire un mattanza. che se non viene fermata subito, avrà conseguenze tragiche sui cani randagi le cui morti si conteranno in numeri tali da far impallidire la strage di Sciacca di qualche anno fa. “Sono iniziati gli avvelenamenti dei cani in giro nelle campagne e sulle montagne della zona in cui è morta la ragazza e ci sono già le prime immagini dei cani uccisi dal veleno postate da alcuni volontari della zona- scrive in una nota stampa l’AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – ricordiamo a tutti intanto che gettare veleno è un reato punibile con il carcere, ma sopratutto ci auguriamo che inizi subito una serie campagna di sterlizzazione dei randagi, e confermiamo la nostra volontà del recupero dei cani coinvolti nella vicenda che ha portato alla morte della giovane nella pineta di Satriano”.
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