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Dirigenti regionali accusati di falso e abuso, assolti perché il fatto non sussiste

Calabria

Dirigenti regionali accusati di falso e abuso, assolti perché il fatto non sussiste

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Si tratta dei dirigenti regionali Bruno Zito e Sergio Tassone, accusati di falso ideologico e abuso d’ufficio e la vicenda risale a gennaio del 2019

 

CATANZARO – Il gup di Catanzaro Paola Ciriaco ha assolto i dirigenti regionali Bruno Zito e Sergio Tassone, accusati di falso ideologico e abuso d’ufficio perché il fatto non sussiste. Il gup, nel corso dell’udienza preliminare, ha così accolto la richiesta della difesa – gli avvocati Francesco Iacopino e Crescenzio Santuori, per Tassone, e Nicola Cantàfora e Massimo Scuteri per Zito – e del sostituto procuratore di Catanzaro Graziella Viscomi.

La vicenda che vedeva coinvolti i due dirigenti risale a gennaio del 2019 e riguardava il caso di un funzionario che era era stato sospeso dal servizio, in via cautelare, ed era stato riassegnato ad altro incarico su delibera della Giunta regionale, nonostante la misura interdittiva della sospensione per un anno dell’esercizio di pubblico ufficio. Inizialmente erano stati indagati i componenti della Giunta presenti alla seduta nel corso della quale era stata approvata la delibera e i due dirigenti Zito e Tassone. A seguito degli interrogatori, disposti in fase di indagine, la Procura aveva archiviato la posizione dei componenti della Giunta, ma non di Zito e Tassone, i quali ieri davanti al gup, nel corso di un lungo interrogatorio, hanno difeso la bontà e correttezza del loro operato. Tesi accolta dal gup che li ha assolti.

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