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Azzolina convoca i sindaci delle città metropolitane: “fare squadra per riapertura scuole”

Calabria

Azzolina convoca i sindaci delle città metropolitane: “fare squadra per riapertura scuole”

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L’obiettivo dell’incontro di domani tra la ministra dell’Istruzione e i sindaci sarà la riapertura della scuole in generale, con attenzione a come tornare in classe e a come mantenere aperta il più possibile la scuola

 

COSENZA – Riaprire o  non riaprire le scuole? Questo è il dilemma che attanaglia politica e scienziati, da quando in Italia la pandemia da coronavirus ha avuto la sua impennata con la seconda ondata. Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, però, ha sempre battagliato sulla questione di voler mantenere le strutture scolastiche aperte per permettere agli alunni di poter seguire la didattica in presenza.

 ‘Fare squadra’ sulla riapertura delle scuole, mantenendo aperte quelle che nonostante la pandemia hanno continuato a lavorare in presenza. E’ questo, a quanto si apprende, l’obiettivo di una riunione convocata domani dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, con i sindaci della città metropolitane, che da sole rappresentano un terzo della popolazione italiana, oltre 21 milioni di abitanti.

L’obiettivo dell’incontro di domani tra la ministra Azzolina e i sindaci delle grandi aree urbane sarà la riapertura della scuole in generale, con attenzione a come tornare in classe e a come mantenere aperta il più possibile la scuola.

Scuole, possibile riapertura medie ma non per le superiori

In queste ore il Governo sta vagliando l’ipotesi di far ritornare in classe gli studenti delle scuole secondarie di I grado che risiedono nelle zone rosse. Ricordiamo che la DAD è prevista per le classi seconda e terza media nelle zone con il maggior rischio contagio. Nelle zone rosse sono stati molti i sindaci ad aver ordinato la chiusura di tutte le scuole.

Dubbi sulla data di riapertura delle scuole: per gli studenti delle superiori sembrerebbe esclusa la possibilità della didattica in presenza prima delle vacanze di Natale. Gli effetti del provvedimento che avvia la DAD per gli studenti delle secondarie di II grado terminano il 3 dicembre (giovedì). La DAD, probabilmente, sarà prorogata per tutto il periodo fino alla sospensione delle lezioni per la pausa natalizia. Tutto dipenderà dalla curva epidemiologica di gennaio, dopo le vacanze di Natale.

In alcune Regioni sussistono dei provvedimenti ancora più restrittivi che prevedono la chiusura anche di primarie, di asili e nidi. Provvedimenti che potrebbero venire impugnati dal Governo.

Miozzo (Cts): “scuola fondamentale, riapertura è priorità”

La scuola in presenza “è un elemento fondamentale della crescita e del processo formativo dei nostri ragazzi” e, dunque, la riapertura degli istituti “deve essere una priorità”. Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo ribadisce all’Ansa che per scienziati ed esperti quello della scuola deve essere il primo tema al centro del dibattito politico sulle riaperture.

Nei giorni scorsi, dice Miozzo, c’è stato anche un confronto con gli organismi internazionali, a partire dall’Oms e dall’Unesco, per fare il punto della situazione e verificare come anche altri paesi importanti dell’Ue, Francia, Germania e Gran Bretagna, abbiano dato tutti “indicazioni rigorose per il mantenimento dell’apertura delle scuole”.

E “noi, come Cts, abbiamo espresso più volte il nostro pensiero, che non è cambiato: riteniamo – sottolinea – che le scuole debbano riaprire, anche perché le indicazioni che sono state date, dal distanziamento, all’uso delle mascherine, fino all’igiene sono state messe in atto. Tutti elementi che riducono i rischi”. Ma non solo: “con le dovute precauzioni e il monitoraggio costante – conclude il coordinatore del Cts – la scuola non è un luogo di rischio, fermo restando che il rischio zero non esiste in nessun luogo e in nessun contesto, ma un luogo di informazione e consapevolezza dei rischi che si esprimono con il coronavirus.

Di Maio: “strumentalizzare la scuola è da irresponsabili”

A dar man forte alla ministra è sceso in campo il suo Movimento attraverso le parole del ministro pentastellato Luigi Di Maio: “Strumentalizzare la scuola è da irresponsabili. Dico una cosa molto semplice, non si può trasformare la scuola in un campo di battaglia, bisogna agire con serietà. La ministra Lucia Azzolina ce la sta mettendo tutta per garantire il regolare svolgimento delle lezioni. Ed è premura di tutto il Movimento 5 Stelle far riaprire le scuole, in totale sicurezza e rispettando le norme anti-Covid, non appena ci saranno le condizioni. Bisogna permettere a tutti i nostri studenti di seguire le lezioni in presenza“

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