Cosenza
Covid, Fp Cgil Cosenza: “tanti lavoratori dei Comuni della provincia positivi, garantire sicurezza”
“Chiediamo che venga esteso lo screening a tutti i dipendenti in caso di notizie di contagi, sospese le attività di ricevimento al pubblico e laddove non sia possibile, l’ingresso degli utenti vincolato ad appuntamento e tutti i lavoratori siano dotati dei Dispositivi di protezione individuale”
COSENZA – “Le ultime notizie e i dati che provengono dai bollettini sanitari, indicano che stiamo entrando in una fase incerta e problematica dell’emergenza legata al dilagare della pandemia. Il Coronavirus ha sfondato gli argini di sicurezza, il numero dei contagi si conferma giorno dopo giorno stabilmente alto, e sta entrando all’interno degli enti locali dove, purtroppo, registriamo un aumento di casi positivi tra le lavoratrici e i lavoratori dei Comuni della provincia.” Questo l’allarme lanciato dalla segretaria generale FP Cgil di Cosenza, Teodora Gagliardi. “Quanto sta accadendo – ha dichiarato – in queste ore era facilmente prevedibile e, senza voler rivendicare inutili primogeniture, era stato ampiamente previsto dalla nostra Organizzazione già nelle fasi cruciali della prima ondata della pandemia. Nei mesi di marzo e aprile avevamo chiesto di approntare tavoli di trattativa per definire e adottare tutte le misure di prevenzione indicate nei Dpcm nell’interesse dei lavoratori e del pubblico che usufruisce dei servizi. Vista l’evoluzione della situazione epidemiologica e l’incremento dei casi di contagio, riteniamo indispensabile e urgente riprendere il filo del dialogo con le Amministrazioni locali in cui la FP Cgil di Cosenza ha rappresentanza (più di 80 Comuni), per coinvolgerli in una campagna di informazione e sensibilizzazione sugli adempimenti previsti dai Decreti governativi e dalle ordinanze regionali.
Ci rendiamo conto di quanto è complicato stare dietro ad un quadro normativo in continuo aggiornamento ed è questo il motivo per cui chiediamo a tutti gli amministratori lo sforzo di curare le relazioni sindacali e mantenere aperto il canale della comunicazione condividendo informazioni e dati. I Comuni erogano un servizio pubblico che non può essere interrotto. Ciò detto, è indispensabile che questo avvenga nel più scrupoloso rispetto delle misure di sicurezza, distanziamento sociale e prevenzione. Abbiamo il dovere di garantire maggiori tutele per i dipendenti degli enti locali attraverso il ricorso al lavoro da remoto e con accordi sulla sicurezza sul posto di lavoro per chi invece deve continuare a recarsi in ufficio tutti i giorni. Questo si può fare, ed è essenziale che avvenga in brevissimo tempo, definendo Piani di riorganizzazione dei servizi pubblici limitati al contrasto dell’emergenza sanitaria in corso. La situazione è critica e dovrebbe prevalere in ciascuno di noi il senso di responsabilità nell’interesse della collettività.
In questo senso chiediamo che venga esteso lo screening a tutti i dipendenti in caso di notizie di contagi, siano sospese le attività di ricevimento al pubblico e laddove non sia possibile, l’ingresso degli utenti sia vincolato ad appuntamento, tutti i lavoratori siano dotati dei Dispositivi di protezione individuale riconosciuti dai Dpcm, vengano privilegiate le forme di lavoro cosiddette smartizzabili: smart working, rotazioni tra dipendenti, esenzione dal lavoro. La sicurezza dei lavoratori deve essere la priorità e per questo servono assunzioni straordinarie stabili anche in deroga alle disposizioni di legge e contrattazione per dare certezze ai lavoratori. Siamo consapevoli che significa modificare strutturalmente l’organizzazione del lavoro ma è un sacrificio necessario per permettere una ripresa delle attività in sicurezza per i lavoratori e i cittadini.”
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