Italia
Nuovo allarme di sindaci e virologi “movida irresponsabile”
Movida con migliaia di giovani ma anche risse e accoltellamenti sotto i riflettori di sindaci e virologi che lanciano l’SOS per scongiurare l’innesco di possibili nuovi focolai. Nardella “è un problema di tutte le città e i sindaci non possono essere lasciati soli”. Domani incontro con il Ministro dell’Interno Lamorgese
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COSENZA – Le immagini di migliaia di giovani nelle piazze fino a tarda notte, soprattutto durante il week-end, tornano a generare l’allarme contro chi in questa fase 3 sembra aver abbassato il livello di guardia sui rischi di nuovi contagi. E con le vecchie scene della vita notturna tornano anche gli episodi violenti tra le strade del divertimento: risse per l’assunzione di alcol, accoltellamenti e feriti. A puntare il dito contro gli assembramenti di giovani in molte città italiane nel fine settimana appena trascorso è anche Massimo Galli, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. “E’ un comportamento che in determinate situazioni e condizioni diventa irresponsabile, non credo si possa definire diversamente. Far la parte del censore non è piacevole ma non è il momento di fare queste cose, oggettivamente, spiega Galli, per il quale “qualche focolaio collegato a comportamenti poco attenti lo abbiamo già avuto”. E “il vero problema – ha aggiunto – è che non ce ne si accorga subito, perché allora difficilmente li fermi e si rischia di dover bloccare di nuovo parte del Paese”. Sul tema sono gli stessi sindaci delle metropoli a dare l’SOS.
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, si è messo in contatto con forze dell’ordine e gestori dei locali per creare un fronte comune: “Dobbiamo lavorare ancora di più e meglio sul tema della sicurezza”, sottolinea. E il nuovo questore di Piacenza – città tra le più colpite dal Covid – appena insediatosi parla di “momento critico” e di “fenomeni di movida esuberanti” a cui dedicare attenzione. A Firenze il sindaco Dario Nardella precisa che “il problema è di tutte le città e i sindaci non possono essere lasciati soli“, anticipando che è in programma domani un “confronto con il ministro Lamorgese e i sindaci della Città metropolitana per discutere di questo e altri temi”. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese incontrerà alle 11 in videoconferenza i sindaci delle città metropolitane per un confronto sulle questioni relative alla gestione della fase attuale dell’emergenza Coronavirus e alla sicurezza nelle città. In agenda, spiega il Viminale, anche l’accesso da parte degli operatori delle Polizie locali al centro elaborazione dati (Ced) del dipartimento della Pubblica Sicurezza e altri temi di rilevanza per le amministrazioni locali.
Intanto proseguono le verifiche delle forze dell’ordine sulle prescrizioni anti-contagio: nelle ultime 24 ore sono state 71.023 le persone controllate: 112 sono state sanzionate per spostamenti illegittimi. Controllati anche 17.430 esercizi commerciali: 28 titolari sono stati sanzionati, per alcuni è stata disposta la chiusura. Sono tante le città turistiche già corse ai ripari con l’ausilio di postazioni di controllo, presidiate da volontari, che hanno il compito di evitare assembramenti anche davanti a punti di arrivo come i porti, per effettuare la misurazione della temperatura delle persone segnalando alle autorità competenti le persone. Agli assembramenti e ai pericoli del Covid si aggiunge il ritorno degli episodi di violenza. Dopo l’accoltellamento di un 24enne a Milano durante una rissa e l’arresto del presunto aggressore, figlio di un noto esponente del mondo ultrà, a Roma due giovani appena maggiorenni sono stati avvicinati con la scusa di una sigaretta, picchiati e rapinati da una baby gang di otto ragazzi, probabilmente quasi tutti minorenni.
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