Dal mondo
Coronavirus, le case per anziani trasformate in focolai
Un problema che accomuna tutto il mondo. Le persone anziane quelle maggiormente in difficoltà e più colpite dal Covid- 19. Come a Glasgow, dove a fronte di 90 posti letto, negli ultimi giorni, 13 degenti hanno perso la vita
Tredici decessi in meno di una settimana: è un bilancio horror quello registrato in una casa di cura e di riposo scozzese all’ombra dell’emergenza coronavirus. Un bilancio che accende anche nel Regno Unito i riflettori sulle morti dimenticate della pandemia, quelle che non sono rientrate finora nei conteggi ufficiali. Vite spezzate dal COVID-19 in case private o in ricoveri per anziani, comunque fuori delle strutture ospedaliere. Decine, forse centinaia di persone, spirate nelle ultime settimane, ovunque nel mondo. Come è accaduto nella Burlington Care Home, a Glasgow, dove – a fronte di 90 posti letto – negli ultimi giorni 13 degenti hanno perso la vita. Il sospetto è che la struttura si sia trasformata in un focolaio letale per chi vi viveva, nonostante lo staff medico si sia difeso sostenendo di aver monitorato attentamente gli ospiti, tutti con patologie pregresse, nel rispetto dei rigidi protocolli in vigore. Sta di fatto che in assenza del tampone, eseguito nel Regno Unito solo ai pazienti ricoverati in ospedale, è adesso impossibile accertare con ragionevole precisione le ragioni dell’improvvisa tasso di mortalità della struttura. Resta il fondato sospetto che l’epidemia ne sia stata la causa scatenate. O l’ultima goccia. Un portavoce della Four Seasons Health Care, l’azienda privata che gestisce delle case di riposo, ha confermato in effetti che a due operatori sanitari – attualmente in auto-isolamento – è stato diagnosticato il coronavirus. “In queste circostanze eccezionali, possiamo assicurare ai nostri ospiti e alle loro famiglie che stiamo impiegando ogni risorsa ed energia per aiutare e proteggere tutti nelle nostre strutture”, ha provato a mettere una pezza un rappresentante della società di gestione. Resta il fatto che si è trattato di “una tragedia nella tragedia”, come ha commentato in una nota il governo locale scozzese, esprimendo nelle parole della first minister Nicola Sturgeon “tristezza e cordoglio”. E solidarietà alle famiglie di queste altre vittime morte sole.
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