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“Tirocinanti della giustizia”. Il presidente del tribunale di Cosenza scrive al ministro

Cosenza

“Tirocinanti della giustizia”. Il presidente del tribunale di Cosenza scrive al ministro

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Katia Bozzo e Patrizia Carere, tirocinanti presso il tribunale di Cosenza, hanno ringraziato il Presidente, la dott.ssa Maria Luisa Mingrone che ha espresso apprezzamento per il loro lavoro e inviato una lettera al ministro della giustizia chiedendo che il loro tirocinio si concluda con una proposta concreta di possibili sbocchi occupazionali

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COSENZA – “A volte una richiesta fatta con garbo ed umiltà è capace di ottenere un concreto risultato più dello svolazzar di mille bandiere e manifestazioni di protesta. In un clima di campagna elettorale, dove i candidati consiglieri alle prossime elezioni regionali spuntano dal nulla dichiarandosi paladini della drammatica situazione dei tirocinanti della giustizia promettendone la risoluzione in caso di loro eventuale elezione; in un contesto difficile che vede sempre più aumentare la disoccupazione e la precarietà del lavoro e dove quindi i tirocinanti appaiono come succulento bacino da cui le sigle sindacali sperano di attingere nuovi tesserati, nasce l’idea di due tirocinanti di rivolgersi direttamente  alla figura istituzionale più vicina a loro: il Presidente del Tribunale di Cosenza, Dott.ssa Maria Luisa Mingrone. E lo fanno in punta di piedi chiedendo alla segreteria della presidenza di poter intercedere per loro con il Presidente affinchè la Sua sempre risaputa sensibilità verso la questione dei tirocinanti che da diversi, forse troppi anni, collaborano nelle diverse cancellerie del tribunale da Lei presieduto, possa trasformarsi in un atto concreto di sostegno e solidarietà.”

A scriverlo sono Katia Bozzo e Patrizia Carere, tirocinanti presso il tribunale di Cosenza, che hanno voluto ringraziare la Mingone per le parole di apprezzamento nei loro confronti per quanto fatto all’interno del tribunale ed ha poi inviato una missiva direttamente al ministro della giustizia Bonafede e per conoscenza anche al capo di gabinetto del ministro Fulvio Baldi, al capo dipartimento dell’OO.GG del personale e dei servizi Barbara Fabbrini e alla Corte di Appello di Catanzaro.

” La risposta – scrivono –  non si è fatta attendere. Immediatamente la Dott.ssa Maria Luisa Mingrone si è resa disponibile a compiere un atto che per noi tirocinanti è di grande valore perchè esprime stima e apprezzamento per il lavoro che svolgiamo ogni giorno nelle cancellerie del tribunale. Si tratta di una lettera indirizzata direttamente al Ministro della Giustizia e ad altri illustri destinatari che mette in risalto l’importanza e il ruolo fondamentale di tantissime persone che hanno partecipato a vario titolo come Tirocinanti negli uffici giudiziari calabresi e si conclude con una proposta concreta di possibili sbocchi occupazionali. La proposta – scrivono –  punta alle grandi potenzialità ed opportunità al fine di superare ogni forma di precariato garantendo una occupazione stabile che offrirebbe, nel contempo, servizi più efficienti ai cittadini grazie alla copertura di vacanze di organico. Riteniamo doveroso rendere pubblica la missiva del Presidente del Tribunale di Cosenza affinchè anche altri tirocinanti possano apprezzarne il contenuto, così come riteniamo doveroso, da parte nostra, ringraziare pubblicamente la Dott.ssa Mingrone per la Sua fattiva disponibilità ad essere di sostegno e vicinanza alla nostra difficile situazione di precariato”.

Questo il testo della lettera inviata al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede 

Signor Ministro,

La scelta continua di nuovi modelli organizzativi, l’introduzione di prassi virtuose e gli sforzi fin qui fatti, pur con difficoltà, per assicurare standard minimi di efficienza rischiano di essere annullati se non si pongono in essere,con urgenza, tutte le attività che la straordinarietà del momento richiedono.

Principalmente va segnalata la inadeguatezza, per questo Tribunale, dell’organico del personale amministrativo previsto in pianta organica in quanto assolutamente non rispondente alle esigenze organizzative ed operative della stessa.

I carichi di lavoro fanno sì che il tribunale sia in continuo affanno.

Innegabile il riconoscimento per lo sforzo, fatto dal Ministero, con l’immissione in possesso dei neo assistenti giudiziari che purtroppo rischia di annullarsi per effetto delle scoperture determinate e in corso per la messa in quiescenza di molti dipendenti dovuta anche al ricorso della cosiddetta “Quota 100”.

La grave carenza di personale costituisce dunque una drammatica, non solo cronica, criticità per gli Uffici giudiziari tanto che per recuperare margini di efficienza sin dal 2012 questo tribunale ha fatto ricorso alla fattiva collaborazione di tirocinanti in progetto formativo.

Purtroppo la selezione di tirocinanti da impiegare “nell’Ufficio per il Processo” ha previsto l’assegnazione di zero unità di tirocinanti per il Tribunale di Cosenza con conseguente svuotamento delle cancellerie di figure resesi indispensabili per l’efficienza dei servizi.

Tale penalizzazione per Questo ufficio si è nuovamente ripetuta nell’ambito della selezione prevista dal bando per 616 Operatori giudiziari tutt’ora in corso.

Da dicembre 2017, in virtù di una convenzione con la Regione Calabria, il Tribunale di Cosenza si avvale della collaborazione e dell’esperienza maturata nei nostri uffici, di alcune decine di tirocinanti, molti dei quali provenienti dal bacino che fa riferimento all’ex art.37 comma 11 del D.L.98/2011. Il periodo di formazione in questione avrà termine il 31 gennaio 2020 e per i tirocinanti è previsto, da parte della Regione Calabria, il rilascio di attestazione della qualifica professionale di ausiliario o di operatore amministrativo in base al titolo di studio posseduto.

Dal prossimo mese di Febbraio, quindi, le cancellerie di questo tribunale si troveranno a dover affrontare le difficoltà che inevitabilmente verranno a crearsi senza il prezioso contributo di questi tirocinanti.

E’ per queste considerazioni che non posso esimermi dal chiederLe di tenere in considerazione il tribunale di Cosenza per le prossime procedure di assunzioni che il Ministero intenderà avviare.

Mi riferisco in particolare a quanto previsto dall’art.8 del Decreto Legge n.53 del 14 giugno 2019 convertito nella Legge n.77 dell’08 agosto 2019, cosiddetto “Decreto Sicurezza Bis”. Nel citato articolo il Ministero della Giustizia è autorizzato ad assumere per il biennio 2019/2020, con contratto di lavoro a tempo determinato di durata annuale, anche in sovrannumero rispetto all’attuale dotazione organica e alle assunzioni già programmate, in aggiunta alle facoltà assunzionali ordinarie e straordinarie, un contingente di 800 unità di personale amministrativo non dirigenziale.

Con la presente non voglio solo caldeggiare l’adempimento di un atto che risponde a principi di giustizia sociale, ma sostenere soprattutto che è importante, secondo regole di buona amministrazione, porre in essere tutti quegli atti che consentono di recuperare, in termini di efficienza, le risorse fin qui investite prima dagli enti locali e poi dal Governo durante le diverse fasi temporali del percorso di formazione dei tirocinanti.

Il personale fino ad oggi formato e perfezionato è in grado di operare immediatamente nelle cancellerie col profilo di operatore giudiziario e pertanto il vuoto di organico di questo profilo potrebbe essere efficacemente colmato con l’immissione in servizio dei tirocinanti.

La previsione di tale intervento consentirà di continuare l’esperienza organizzativa degli uffici e permetterà alle cancellerie di assicurare i servizi che è chiamata ad erogare.

Consapevole che il problema del reclutamento di nuovo personale è un tema importante ed urgente poiché è uno dei mezzi per assicurare ai cittadini un efficiente servizio giustizia, confido che quanto narrato sia oggetto di attenta considerazione.

Cordialmente,

                                                     Il Presidente del Tribunale

                                               Dott.ssa Maria Luisa Mingrone

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