Rende
Rende, violenta lite tra due consiglieri di maggioranza finisce con una denuncia
La discussione avvenuta il 7 gennaio tra i consiglieri Eugenio Aceto e Luciano Bonanno che ha sporto denuncia ai carabinieri. Oggetto della diatriba? La linea da tenere in vista delle prossime elezioni regionali
.
RENDE – “Cari amici e cari cittadini rendesi, dopo un’attenta riflessione e valutazione che è durata diversi giorni, solo oggi riesco a scrivere queste parole per esprimere la mia delusione, il mio rammarico e la mia profonda tristezza in relazione ad un evento gravissimo accaduto giorno 7 di questo mese, durante una delle tante riunioni di maggioranza all’interno della casa comunale di Rende“.
Inizia così il post pubblicato sulla pagina Facebook di Luciano Bonanno, consigliere di maggioranza eletto alle ultime amministrative con la Lista “Marcello Manna Sindaco” nel quale ha annunciato di aver presentato denuncia ai carabinieri dopo essere stato vittima di minacce e di un tentativo di aggressione fisica, sventato solo grazie all’intervento di altri consiglieri, da parte di un altro consigliere di maggioranza (Eugenio Aceto eletto invece tra le fila Forza Italia). Motivo del violento scontro verbale, avvenuto al termine di una riunione di maggioranza alla quale era presente anche il sindaco e diversi assessori, ci sarebbe stata la linea programmatica in vista delle prossime elezioni regionali del 26 gennaio”.
“Nel corso di tale riunione alla quale era presente l’intera maggioranza – continua il post su Facebook di Bonanno – , compresi gli assessori ed il Sindaco, presieduta dal presidente del consiglio comunale, dopo aver espresso liberamente il mio pensiero in maniera democratica sulle future elezioni regionali che si terranno il prossimo 26 gennaio e sul mio impegno costante solo per la città di Rende come sto cercando di fare, sono stato vittima di forti minacce a morte e di una aggressione sventata sulla mia persona, da parte di un altro collega consigliere della maggioranza stessa, senza alcun motivo determinante, ma per il sol fatto di avere forse un pensiero politico diverso dal suo. Tale aggressione è stata sventata grazie ad alcuni colleghi consiglieri presenti alla scena che hanno trattenuto il collega consigliere avventore che più volte continuava a minacciarmi a morte”.
“Un gesto forte – continua Bonanno – che mi ha lasciato impietrito non solo per il ruolo politico che svolgiamo all’interno di questa amministrazione, ma perché non mi sarei mai sognato che qualcuno potesse arrivare ad avere una simile rabbia nei miei confronti tale da arrivare a compiere un simile gesto all’interno della casa comunale, che rappresenta un lungo di confronto, di dialogo e di rispetto personale e politico. Penso di essere in un paese civile, non dittatoriale dove la democrazia dovrebbe regnare padrona, ma questi gesti ci fanno pensare tanto! Oggi è capito a me, ma domani potrebbe capitare a qualsiasi altro collega consigliere o componente del consiglio comunale. In virtù di tutto ciò e con la speranza che questa amministrazione e l’intero consiglio comunale prenda un provvedimento idoneo affinché non si verifichino più simili azioni – si legge a conclusione del post – ho deciso insieme alle persone che mi hanno sempre sostenuto di demandare tutto alla legge, proprio perché penso che tutto ciò non debba passare inosservato, come se non fosse accaduto nulla o come se tutto fosse andato per il verso migliore. Concludo nel dire che se questo dev’essere lo spirito della politica attuale preferisco fare non uno ma cento passi indietro”.
Social