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Uiltec: «Enel Distribuzione e lo schiaffo ai giovani della Calabria»

Calabria

Uiltec: «Enel Distribuzione e lo schiaffo ai giovani della Calabria»

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A parere dell’ex Ente Nazionale in Calabria non ci sono giovani diplomati capaci di lavorare come operai

 

CATANZARO – “Esistono diversi modi per denigrare una terra. Uno di questo lo ha perpetrato l’ENEL che, a suo dire, non è riuscita a trovare più di 30 giovani capaci di svolgere il lavoro di operaio”. A segnalarlo è il sindacato UILTEC Calabria: “Dopo anni di lotta per le assunzioni, le organizzazioni sindacali calabresi e nazionali sono riuscite ad ottenere 40 assunzioni in e-distribuzione a fronte comunque di 30 dipendenti usciti per pensionamenti o altre cause nel corso del 2019. Non era quanto si sperava per migliorare un servizio ai calabresi degno di questo nome, ma era comunque un risultato che lasciava intravedere un cambio di passo”.

“Sorpresa delle sorprese: a dicembre ci viene comunicato che le quattro commissioni giudicatrici – prosegue la nota del sindacato – non sono riuscite a trovare più di 34 giovani idonei, per cui si rendeva indispensabile assumere in Calabria sei unità provenienti da altre Regioni. Per carità, nulla contro i giovani di altre Regioni, ma sentirsi dire una simile nefandezza ci ha resi inizialmente increduli e poi molto ma molto arrabbiati”.

Ci hanno detto che hanno invitato alle selezioni circa 280 giovani. Se ne sono presentati 214. Di questi 80 sono stati convocati per la fase successiva del colloquio ma solo 34 sono risultati idonei a lavorare in ENEL. Tra l’altro quattro di questi hanno rinunciato all’assunzione preferendo altre aziende. Possiamo mai credere a queste cose? Abbiamo fatto le nostre piccole verifiche: alcuni degli 80 giovani ci hanno riferito che le commissioni si sono allargate in argomenti che nulla avevano a che fare con il titolo di studio richiesto di perito industriale mentre altri, ci hanno riferito che le stesse commissioni usavano atteggiamenti intimidatori nei loro confronti”.

“Non è il nostro ruolo difendere la scuola calabrese, ma precisiamo che diversi esclusi vantavano un voto al diploma che va dal 94/100 al 100/100. Abbiamo chiesto che le assunzioni mancanti vengano almeno fatte in Calabria, ma aldilà di un “vedremo” l’azienda non ha detto. Certo lo schiaffo è stato pesante – conclude la sigla sindacale UILTEC – e sarà difficile scordarselo, ma stia ben tranquilla l’azienda che il Sindacato non arretrerà di un solo millimetro a difesa dei diritti e della dignità dei lavoratori e dei giovani calabresi”.

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