118 Cosenza, il rendiconto del 2019 e gli interrogativi per il nuovo anno

“Siamo giunti alla fine dell’anno tra poco festeggeremo l’arrivo del 2020. Come sempre è tempo di bilanci con alcune domanda ed interrogativi”

COSENZA – “Cosa ha funzionato? Cosa è andato storto? E cosa accadrà nel 2020?”. Inizia con dei punti di domanda il post pubblicato sulla pagina del “Centodiciotto Cosenza” che aldilà di quegli eventi che sfuggono completamente al nostro controllo, c’è qualcosa che possiamo fare per migliorare il nostro anno e più in generale per migliorare il nostro servizio”.

“L’anno che ci lasciamo alle spalle – continua il post – è stato un anno con molteplici difficoltà. Elencarle tutte sarebbe difficile complicato. C’è un dato sicuramente incontrovertibile, sul sistema 118 pesano molto delle inefficienze di un sistema sanitario messo alla prova da carenza di personale, chiusura di ospedali periferici, ridimensionamento di molti reparti , pronto soccorsi al collasso. A dircelo sono i numeri, che per loro stessa definizione non possono essere smentiti, oltre 54.000 gli interventi eseguiti nel 2019.

Ragionevolmente con questi dati ci si sarebbe aspettato un potenziamento del servizio in termini di mezzi di uomini di tecnologie. Ma ahinoi accade esattamente il contrario. In una condizione di ISO risorse grazie solo al sacrifico ed alla passione degli operatori del 118 si riescono a mantenere livelli qualitativamente validi, che rispettano il mantenimento dei LEA, che per il nostro servizio sono il rispetto dei tempi di arrivo sul target.

Ci aspettiamo che col nuovo riassetto del governance regionale tra le priorità ci sia una programmazione sanitaria degna di questo nome dove il sistema emergenza-urgenza , servizio indispensabile, sia tra le prime questioni da affrontare pena l’implosione del sistema sanitario. Con questo spirito auguriamo a tutti noi un felice anno nuovo lasciandoci alle spalle il vecchio pronti ad accogliere il nuovo con la stessa determinazione di sempre.”