Calabria
Disastri del maltempo e dissesto. Il ministro Costa “i soldi ci sono e vanno spesi”
L’importanza della manutenzione per garantire una costante ed efficace azione di prevenzione dai dissesti. L’appello del ministro Costa “il risanamento idrogeologico è la prima opera pubblica del nostro Paese, i fondi ci sono e vanno spesi”. Per la Calabria 11,9 milioni di euro
COSENZA – “Il maltempo che sta investendo l’Italia in queste settimane sta aggredendo un territorio molto fragile. Occorrono progetti esecutivi per aprire i cantieri e mettere in sicurezza il Paese. I fondi ci sono e vanno spesi”. E’ l’appello lanciato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa alle Regioni. Il Piano Stralcio ha già stanziato 315 milioni di euro nel 2019 per finanziare progetti esecutivi di tutela del territorio dal dissesto idrogeologico – spiega il ministro – e prevede 263 interventi in tutte le regioni”. Si tratta di opere di estrema urgenza e indifferibilità, che hanno già ottenuto l’avallo dei commissari straordinari per il dissesto idrogeologico.
ll Ministro dell’ambiente, Sergio Costa, ha convocato al ministero le Conferenze istituzionali permanenti delle Autorità di distretto. Nel corso della riunione, presieduta dallo stesso Ministro, alla quale sono intervenuti i rappresentanti del Governo, delle Regioni ed i segretari generali dei distretti, (Appennino settentrionale, Alpi orientali, fiume Po, Appennino centrale, Appennino meridionale) è stata confermata l’importanza della manutenzione come misura atta a garantire una costante ed efficace azione di prevenzione dai dissesti. Sono stati conseguentemente adottati i programmi stralcio di manutenzione per i territori delle cinque Autorità destinando ad essi un totale di 25 milioni di euro ed è stata prevista in alcuni casi anche una fase programmatica al fine di poter finanziare ulteriori interventi con le risorse che a tal fine si dovessero rendere disponibili. La Conferenza istituzionale permanente ha approvato, oltre agli interventi di manutenzione ed alle varianti ai Piani, presentati da ciascuna Autorità di Bacino in attuazione degli obiettivi di pianificazione, l’adozione di alcuni regolamenti, come quelli relativi all’amministrazione e contabilità, l’organizzazione e il funzionamento degli uffici, le assunzioni di personale altamente specializzato, requisito indispensabile per affrontare efficacemente il dissesto idrogeologico, come è stato sottolineato nel corso della seduta”.
Sei gli interventi finanziati in Calabria
Alla Calabria sono stati destinati fondi per 11,9 milioni di euro. Nel Piano Nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico con il ripristino e la tutela delle risorse ambientali sono 6 gli interventi finanziati nella nostra regione. Oltre 1 milione di euro per la riduzione del rischio idrogeologico in località Maione ad Altilia Grimaldi nel cosentino. Ben 8 milioni di euro per gli interventi di completamento, messa in sicurezza e ripristino della tangenziale Est di Vibo Valentia, 800.000 euro sono destinati al centro abitato di Martirano Lombardo nel catanzarese. Sono invece 940.000 euro i fondi per il completamento e la regimentazione idraulica del torrente San Giacomo a Melissa nel crotonese. Sempre nel crotonese sono 1,2 i milioni di euro destinati alla manutenzione e ripristino della fascia costiera. Infine 797mila euro per i lavori di messa in sicurezza del versante ovest del centro abitato di Soveria Simeri.
11 miliardi di euro nel Piano nazionale Proteggi Italia
“Complessivamente il governo ha stanziato 11 miliardi di euro per il triennio 2019-2021, nell’ambito del Piano nazionale Proteggi Italia, per la messa in sicurezza dal rischio di dissesto idrogeologico, con i primi 3 miliardi di euro disponibili nell’ambito del Piano stralcio 2019 per opere immediatamente cantierabili. I problemi di dissesto riguardano il 79% del territorio nazionale, ecco perché presso il ministero dell’Ambiente è stata istituita una task force, per collaborare costantemente con le Regioni e affinché i progetti presentati diventino cantierabili. Vogliamo cantieri diffusi, per interventi di ripristino ambientale – aggiunge il ministro Costa –, in questo modo si crea occupazione e si lavora alla tutela del territorio. Non possiamo continuamente inseguire l’emergenza, dobbiamo prevenire e prenderci cura del nostro Paese. Ecco perché il ministero dell’Ambiente sarà sempre pronto a sostenere i progetti che le Regioni intendono presentare. Quindi, il ministro rilancia l’approvazione in via prioritaria della norma Cantiere Ambiente, al fine di velocizzare la spesa e consentire la messa in sicurezza preventiva del territorio. Il disegno di legge Cantiere Ambiente, incardinato al Senato, deve avere un iter celere. La messa in sicurezza preventiva costituisce il migliore strumento per la salvaguardia delle vite umane e del territorio. Allarmi e tragedie possono essere evitate, ottenendo in cambio anche un grande risparmio in termini di spesa pubblica”.
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