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Caso Cucchi, 12 anni per omicidio preterintenzionale ai due carabinieri

Italia

Caso Cucchi, 12 anni per omicidio preterintenzionale ai due carabinieri

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Condannati i militari Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro. Condannato solo per falso, Francesco Tedesco, l’imputato-testimone che rivelò il pestaggio. Mentre per i medici del Pertini, 4 prescrizioni e un’assoluzione

 

I due carabinieri Di Bernardo e D’Alessandro condannati in primo grado a 12 anni per omicidio preterintenzionale nel processo per la morte di Stefano Cucchi. Il primo a parlare dei colpi ricevuti da Cucchi fu Francesco Tedesco, anche lui imputato al processo: è stato condannato a due anni e sei mesi per falso ed assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale. Il maresciallo Mandolini è stato condannato a tre anni 8 mesi per il falso mentre è stato assolto dalla calunnia dopo che il reato è stato riqualificato in falsa testimonianza. Anche il carabiniere Nicolardi è stato assolto dall’accusa di calunnia. Oggi si è chiuso anche il processo d’appello a cinque medici coinvolti nella vicenda. Accuse prescritte per quattro camici bianchi, assoluzione per una dottoressa. Il reato contestato era di omicidio colposo.

Le dichiarazioni della famiglia

“Stefano è stato ucciso, lo sapevamo, forse adesso potrà riposare in pace e i miei genitori vivere più sereni. Ci sono voluti 10 anni ma abbiamo mantenuto la promessa fatta a Stefano l’ultima volta che ci siamo visti che saremmo andati fino in fondo”. Lo ha detto Ilaria Cucchi in lacrime dopo la sentenza di primo grado del processo bis per la morte, ad ottobre 2009, del fratello Stefano. “Questa sentenza parla chiaro a tutti. Non vogliamo un colpevole ma i colpevoli e finalmente dopo 10 anni di processi li abbiamo” commenta Giovanni, il padre del geometra.

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