Terminata la nuova rotatoria di via Popilia, resta il traffico

La strada che collega al Ponte di Calatrava è ancora interdetta al transito

COSENZA – Traffico su via Popilia. La rotatoria e la strada che portano al Ponte di Calatrava sembrerebbe siano state ormai realizzate. Si attende di capire il perché restino ancora interdette al transito. La commissione Lavori Pubblici domani mattina alle 9:00 effettuerà un sopralluogo sulla trafficata arteria cosentina per verificare lo stato dell’arte dei lavori in assenza dell’assessore al ramo. Intanto il consigliere del Comune di Cosenza Giovanni Cipparrone ha già annunciato che non parteciperà all’incontro. Una scelta che rappresenta un segnale di protesta contro un mancato taglio del nastro ritenuto strumentale ad interessi politici dell’amministrazione comunale e dannoso per i cittadini che con l’apertura delle scuole (e il cantiere di viale Parco) si troveranno stretti nella morsa del traffico congestionato.  «Basta sopralluoghi – afferma il consigliere Cipparrone – dopo che in commissione Lavori Pubblici l’assessore al ramo aveva garantito che la consegna dei lavori sarebbe avvenuta in primavera. Basta passerelle sulla pelle dei popiliani.

Basta con i raggiri. Basta speculare in campagna elettorale. Via Popilia merita risposte diverse. Ringrazio la presidente della commissione, consigliera Anna Ruggiero, per la sua sensibilità al problema. Ma se dopo questa ennesima commissione non avremo chiarimenti che senso ha fare il sopralluogo? Credo fortemente nelle opere strutturali che hanno cambiato il volto alla città, ma non si può lasciare sempre per ultima via Popilia. Usciamo da un trentennio di oblio ed emarginazione. Le infrastrutture che dovevano nascere servivano ad integrare nella sua totalità il territorio di via Popilia. Ad oggi, invece, con Viale Mancini chiuso e la nascente parallela di via Reggio Calabria mai terminata, l’isolamento gioco forza si è materializzato di nuovo. Nessuno passa da via Popilia per il traffico asfissiante che si è creato annullando le strade parallele. Sicuramente la mia non presenza non sarà oggetto di discussione, ma certo non sarò testimone di una mancata opera che rappresenterà i disservizi che tutti stiamo notando ormai da anni. Le periferie meritano maggiore attenzione».

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