Cosenza
Cosenza, meticcio “stipato” nel cofano dell’auto: salvato dai carabinieri
I due coniugi rintracciati dai militari dell’Arma sono stati denunciati a piede libero per maltrattamenti di animali
COSENZA – E’ una di quelle storie che val la pena di raccontare perchè belle, perchè sia che si tratti di una persona, sia che si tratti di un animale, i carabinieri sono sempre pronti ad intervenire. Si chiama Ciccio il meticcio di probabile razza Breton di 14 anni salvato dai carabinieri della sezione radiomobile diretta dal maresciallo Gerardo Paldino appartenenti alla compagnia cittadina diretta dal tenente Augusto Petrocchi. Era stato lasciato in macchina, stipato nel cofano, nell’ora di punta, ieri, in via Guido Dorso, in una Hyundai rossa metallizzata con i finestrini anteriori leggermente abbassati. I proprietari, una coppia di coniugi, si erano allontanati per far compere ed avevano deciso di lasciare l’amico a 4 zampe in macchina.
Una manciata di minuti dopo le 12, con il sole alto e cocente, da via Guido Dorso, un autista si apprestava a raggiungere le corsie delle autolinee. Passando accanto ad una delle tante automobili parcheggiate sulla strada ha sentito il guaito di un cane, un lamento più che altro. Ha cercato di capire da dove arrivasse il suono scoprendo il povero animale all’interno dell’auto. Purtroppo i vetri scuri non davano la possibilità di vedere cosa realmente stesse accadendo. Il cane ha continuato a guaire per qualche decina di secondi poi ha smesso.
L’autista ha cercato di richiamare l’attenzione dell’animale attraverso la voce ma non si avvertiva più nessun movimento all’interno della vettura. Il primo pensiero è stato quello di allertare il 112. Sul posto è giunta la gazzella dell’Arma. I carabinieri scesi dall’auto e capito cosa stesse accadendo, hanno deciso di intervenire immediatamente utilizzando “il metodo tradizionale”: un filo di ferro a forma di cappio da introdurre nell’abitacolo attraverso quella piccola fessura lasciata aperta dal finestrino per agganciare la sicura ed aprire la portiera.
Una manciata di minuti e il cane sfinito dal caldo e senza forze si è ritrovato tra le braccia dei militari dell’Arma, tra gli applausi dei presenti che nel frattempo si erano avvicinati attirati dalla presenza della divisa che armeggiava attorno alla macchina. I carabinieri hanno preso dell’acqua e riempito una ciotola per dissetare l’amico a quattro zampe posto al fresco sotto gli alberi di una villetta, nei pressi dell’autostazione, per dare modo di riprendersi.
Sul posto è giunto il veterinario dell’Asp di Cosenza, chiamato ad intervenire dai carabinieri, che ha visitato il cane e prestato le prime cure. Poi con la coda scodinzolante l’amico dal pelo bianco e marrone è salito sull’auto dei carabinieri per essere trasferito al comando fino all’arrivo dei padroni, successivamente denunciati per maltrattamento di animali (art. 544 c.p. Chiunque, per crudeltà o senza necessità , cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi)
Raccontano i presenti che il cane, poi scoperto chiamarsi Ciccio, guardava i suoi salvatori con occhi di gratitudine…
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