Calabria
“Stazione a Luci Rosse”, nuovo arresto per sfruttamento della prostituzione
L’uomo di 60 anni è un pensionato ed è indagato per sfruttamento della prostituzione. L’indagine a suo carico segue l’operazione denominata “Stazione a luci rosse”
SIDERNO (RC) – I Carabinieri di Siderno hanno notificato una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un sessantenne del posto nell’ambito di un’indagine che è la prosecuzione dell’operazione denominata “Stazione a Luci Rosse” che, all’alba del 14 dicembre 2016, tra i comuni di Siderno, Locri e Bovalino portò i Carabinieri a notificare analogo provvedimento nei confronti di altre 4 persone – condannate nel 2018 – ritenute responsabili, a vario titolo, di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
In quell’occasione i militari avevano scoperto contatti telefonici “sospetti” tra gli arrestati e il 60enne indagato, che, da dicembre 2016 è stato sottoposto a costante vigilanza e osservazione allo scopo di acclararne le frequentazioni, i contatti e altro genere di relazione al fine di svelare un suo eventuale ruolo, nel giro della prostituzione. E le ulteriori indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Locri, hanno consentito di accertare che l’arrestato era solito orbitare nei pressi della stazione ferroviaria di Siderno e nelle vicinanze dove venivano consumati rapporti sessuali con prostitute.
Nel corso delle investigazioni sono emersi degli elementi probatori a suo carico che hanno cristallizzato, mediante foto, pedinamenti e appostamenti, il suo coinvolgimento nell’attività di favoreggiamento della prostituzione. In particolare è stato documentato come le donne, quasi tutte dell’Est Europa, giunte allo scalo ferroviario sidernese, venissero successivamente favorite nell’attività di meretricio da M.D. il quale si adoperava, fattivamente, a mettere in contatto le stesse con i loro potenziali clienti.
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