Calabria
Pd, De Micheli: grave decisione il commissariamento del partito in Calabria
Il Pd della Calabria è stato commissariato dal Presidente del partito Matteo Orfini, al termine di una riunione nella sede nazionale Dem. L’atto dovrebbe essere formalizzato in serata. In Calabria sembra si remi a favore di Zingaretti, ma il vento romano soffierebbe in senso contrario
CATANZARO – «Dopo mesi in cui il gruppo dirigente nazionale del Pd ha dimostrato la sua incapacità nella gestione del partito nei territori, la scelta di non far svolgere il congresso regionale in Calabria contraddice le decisioni prese con il voto dell’ultima direzione nazionale». Lo dichiara in una nota Paola De Micheli, coordinatrice di Piazza Grande, la componente del Pd che fa capo a Nicola Zingaretti candidato alla segreteria nazionale. «Una scelta che appare lesiva dei diritti degli iscritti di esprimersi e determinare democraticamente i propri gruppi dirigenti locali. Il commissariamento conferma inoltre l’inadeguatezza del gruppo dirigente nazionale uscente di rigenerare il Pd nei circoli e nei territori. Con la candidatura di Nicola Zingaretti vogliamo cambiare tutto questo. Uno dei nostri impegni a partire dal 3 marzo è quello di aprire una nuova fase anche in Calabria per il rilancio del Pd e per ridare agli iscritti il potere di decidere».
Bossio critica con Orfini: l’atto non è condiviso, è unilaterale
“La stragrande maggioranza dei parlamentari e dei consiglieri regionali presenti alla riunione con Orfini era contraria al commissariamento ed ha chiesto di poter svolgere il congresso regionale in concomitanza con quello nazionale”. Lo afferma Enza Bruno Bossio, deputata calabrese del Pd, che critica la decisione del presidente del Pd Matteo Orfini di commissariare il partito calabrese. “Orfini ha addotto motivazioni burocratiche – ha insistito Bruno Bossio – e, nonostante un deliberato della Direzione, ha deciso il commissariamento insieme al presidente della Commissione congresso Dal Moro. Orfini e Dal Moro – ha concluso Bruno Bossio – hanno utilizzato il loro ruolo di garante a favore della mozione Martina, sapendo che la maggioranza degli iscritti al Pd in Calabria è a favore di Zingaretti. Il suo è stato un atto unilaterale e non condiviso dai presenti”.
La presidenza del Pd sul commissariamento: unico strumento per garantire il rispetto delle regole
“Il Pd della Calabria doveva svolgere il proprio congresso entro dicembre, esattamente come tutte le altre federazioni in scadenza. Così non è avvenuto. Nell’ultima Direzione avevamo consentito una proroga per tre regioni tra cui la Calabria, concedendo di accorpare il congresso regionale a quello nazionale”. Così, in una nota, la Presidenza del Partito Democratico. “Già allora segnalammo – si aggiunge – che non aver rispettato la scadenza regolamentare di dicembre era una violazione grave e che non sarebbero state tollerate ulteriori irregolarità. Ciò nonostante nulla, nemmeno dopo quella proroga, è stato fatto dal Pd della Calabria per garantire lo svolgimento del congresso. La scelta di commissariare è dunque l’unico strumento per garantire il rispetto delle regole e lo svolgimento del congresso. Questi i fatti. Il resto è legittima polemica politica alla quale la presidenza del partito non vuole e non può partecipare. Gli atti formali saranno completati nella serata”.
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