Cosenza
Cosenza, metro: «Mancini non ha mai voluto questa Metroleggera»
Vent’anni fa il Consiglio Comunale di Cosenza approvò il progetto di massima della Metroleggera. Governava Mancini, al suo secondo mandato, con una coalizione politica di centrosinistra
COSENZA – Il sindaco Occhiuto, in una dichiarazione del 10 dicembre, ha affermato che sulla realizzazione dell’opera c’è sempre stato il consenso di tutti i partiti politici, ricordando che Mancini ne fu il promotore. E allora quattro amministratori dell’epoca, a buon diritto annoverabili anch’essi tra i promotori, intervengono per assicurare ai cittadini la corretta informativa sul progetto che Mancini volle promuovere e sulle sue enormi differenze con l’opera in corso di realizzazione.
Pietro Mari, Enzo Paolini, Carmelo Guido e Saverio Greco ricordano allora quale fu il valore che Mancini e le sue amministrazioni attribuirono al Viale che oggi porta il suo nome, in termini urbanistici, infrastrutturali, sociali e civili per Cosenza e i suoi cittadini. Ma non ci stanno a fare passare per un’idea di quella fase storica e politica l’opera che è in corso di realizzazione.
Mancini, e quanti lo sostennero, non avrebbero mai consentito di realizzare, di nuovo, una linea ferrata nel cuore pulsante della città. Quella che doveva essere un’opera del Terzo Millennio viene oggi realizzata con una tecnologia di inizio Ottocento. Era inimmaginabile, allora, che potesse arrivare un giorno qualcuno a privare i cosentini della funzione vitale che il Viale andava ad assumere nel sistema dei trasporti dell’area urbana.
Non si può allora richiamare il ruolo di Mancini nella realizzazione dell’opera. Quel sindaco era un riformista socialista e regalò alla città una prospettiva di forte cambiamento civile e sociale. Quest’opera, per come è realizzata, invece, rappresenta la restaurazione di un’idea di città contro cui Mancini, e chi lo sostenne, si batterono senza risparmiarsi.
Si allega il documento integrale sottoscritto al primo cittadino Mario Occhiuto
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