Cosenza
Operazione Fentanyl, ricette ‘truffa’ nel cosentino per il business della droga legale (FOTO)
Disarticolata rete di soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, truffe in danno del Sistema Sanitario Nazionale, ricettazione e falsita’ in atti pubblici
BISIGNANO (CS) – E’ scattata alle prime luci dell’alba in provincia di Cosenza una vasta operazione dei carabinieri del comando provinciale e del Nas del medesimo capoluogo, supportati dai militari del 14° battaglione e del nucleo cinofili dello squadrone eliportato carabinieri cacciatori. Oltre 80 carabinieri hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di 6 soggetti nel comune di Bisignano, emessa dal Gip presso il tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura di Cosenza. Contestualmente i militari hanno effettuato 15 perquisizioni domiciliari, a carico di ulteriori soggetti, indagati in stato di libertà per i medesimi reati. Tra questi un operatore socio sanitario il quale aveva facile accesso ai ricettari ed è stato rintracciato questa notte in ospedale mentre lavorava come assistente privato per una degente e due minorenni cui posizione è ancora al vaglio della Procura dei Minori di Catanzaro. Preoccupante la facilità di accesso a farmaci che hanno effetti stupefacenti molto forti grazie ai quali si è sviluppato un vero e proprio mercato parallelo delle droghe.
I particolari
Le 6 ordinanze di custodia cautelare, vedono 4 soggetti finiti dietro le sbarre, 1 agli arresti domiciliari ed 1 obbligo di dimora. Si tratta di Tancredo Ferraro di 40 anni, Vittorio Conte trentacinquenne, Dante Cardillo classe 1969, Matteo Martinez di 25 anni a cui è stata notificata la custodia cautelare in carcere, mentre Alex Nicoletti di 21 anni e M. M. clase 1984 sono i due indagati per i quali sono stati disposti rispettivamente gli arresti domiciliari e l’obbligo di dimora. L’indagine, sviluppo di una precedente attività investigativa, trae origine dalle dichiarazioni rese dalla madre di uno dei destinatari dei provvedimenti restrittivi, la quale, nel mese di maggio 2017, segnalava alla Stazione Carabinieri di Bisignano che il figlio era solito acquistare illegalmente, da alcuni spacciatori del luogo, un medicinale antidolorifico e narcotico, denominato “Durogesic”, in forma di cerotti transdermici contenenti quale principio attivo il “Fentanyl”, un potente analgesico oppioide sintetico avente effetti largamente superiori alla morfina acquistato sul mercato nero dagli assuntori che lo consumavano spesso in auto immediatamente dopo l’acquisto.
I complessi approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare, nell’arco di un anno, un articolato e ben organizzato sistema di procacciamento dei menzionati cerotti da parte degli indagati, i quali, utilizzando ricettari provento di furto perpetrato in Ospedali ed Ambulatori della provincia di Cosenza e diversi timbri contraffatti, recanti i dati identificativi di un medico ormai in pensione o medici inesistenti e quelli di pazienti ignari, della truffa falsificavano le prescrizioni mediche ed acquisivano fraudolentemente, presso farmacie della Provincia di Cosenza (site nei comuni di Cosenza, Calopezzati, Castrovillari, Corigliano-Rossano, Mirto Crosia, Montalto Uffugo e San Marco Argentano) numerosissime confezioni di “Durogesic”.
Inoltre è stata comprovata l’esistenza di una ramificata rete di commercio illegale dei farmaci, rivenduti ai clienti con un prezzo variabile a seconda del taglio (cerotto intero 50 euro, mezzo cerotto 25 euro, striscia singola 10 euro), per un giro di affari di circa 80.000 euro, cristallizzando le condotte delittuose degli indagati in ordine a circa 50 episodi di cessione a innumerevoli assuntori. Ed infine dalle investigazioni è stato possibile documentare una truffa, ammontante a circa 50.000 euro, conseguente all’erogazione di medicinali interamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale da parte di alcuni farmacisti della provincia, indotti in errore circa la genuinità delle ricette mediche. Nell’ambito dell’indagine i militari operanti avevano già sequestrato 20 cerotti transdermici, nonché 2 ricettari non compilati riportanti il timbro dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Uno degli indagati, grazie ad un periodo di tirocinio svolto in Ospedale, aveva la possibilità di reperire le impegnative in maniera fraudolenta accedendo ai locali e acquisirle autonomamente.
Eseguite 15 perquisizioni
Contestualmente alla notifica delle misure cautelari sono stati eseguiti 15 decreti di perquisizione domiciliare, 9 dei quali a carico di altri soggetti indagati in stato di libertà per i medesimi reati, a seguito delle quali sono state denunciate in stato di libertà 2 persone, una per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” ed una per “ricettazione”, nonché segnalati alla Prefettura di Cosenza quali assuntori di sostanze stupefacenti ulteriori 4 soggetti, procedendo complessivamente al sequestro di 5 cerotti transdermici “Durogesic”, 4 prescrizioni mediche già compilate e recanti il timbro della locale azienda ospedaliera, 32 confezioni di metadone, 2 grammi di eroina ed 1 grammo di hascisc. Tra gli arrestati un uomo gravato da precedenti specifici. Tracciate circa 300 confezioni del farmaco che sarebbero finite sul mercato nero degli oppiacei.
“Fentanyl” cos’è: nuova droga che ha invaso il mercato
Il Fentanyl è un analgesico oppioide sintetico, più potente della morfina, utilizzato da ormai 20 anni soprattutto per le cure palliative oncologiche. La principale caratteristica di tale prodotto è certamente quella del rapido assorbimento e quindi della capacità di produrre effetti narcotici in pochissimi minuti. Assunto in assenza di dolore fisico e di adeguato controllo medico potrebbe determinare anche gravi effetti collaterali, generando conseguentemente uno stato di forte dipendenza, da intendersi come una sorta di necessità compulsiva di procurarsi la sostanza con ogni mezzo. Purtroppo, si stima che la sempre più diffusa vendita illegale di farmaci oppioidi abbia prodotto un netto incremento delle morti per overdose: basti pensare che solo nel 2016, sono stati accertati oltre 42.000 casi di decessi negli Stati Uniti e circa 8.000 in Europa. Anche in provincia di Cosenza, non è una novità assoluta la diffusione di tale oppioide, già riscontrata proprio a Bisignano nel 2016 dai Carabinieri della Compagnia di Rende, nell’ambito di un’attività investigativa che aveva consentito di scoprire un traffico illecito di farmaci a base di Fentanyl, illegittimamente prescritti da medici compiacenti.
Il Procuratore Mario Spagnuolo: “Svelato l’universo parallelo della droga”
“Questa è un’indagine importante – ha affermato il Procuratore Capo di Cosenza Mario Spagnuolo – perché svela in un universo buio della droga. Un mondo parallelo fatto di silenzi, complicità, connivenze, caratterizzato dalla necessità di procurarsi con qualsiasi mezzo dello stupefacente. Parliamo di farmaci dalle capacità dopanti, non delle droghe naturali, utilizzati per curare malattie estremamente gravi. L’elaborato sistema di procacciamento attivato sul territorio permetteva di far finire delle droghe legali nelle mani degli assuntori. Un metodo che ci proietta nel mercato delle droghe sintetiche su cui abbiamo ancora indagini in corso che presto saranno concluse. La diffusione degli stupefacenti come dimostra questa operazione è allarmante e non è concentrata solo nell’area urbana, ma capillare in tutta la provincia di Cosenza e coinvolge ragazzi giovanissimi. Abbiamo il dovere di tutelare le nuove generazioni dalla diffusione degli stupefacenti, un obiettivo che stiamo perseguendo in collaborazione non solo con la Procura dei Minori di Catanzaro, con la Procura distrettuale Antimafia di Catanzaro, ma anche con la Prefettura di Cosenza attraverso mirati tavoli tecnici”.
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