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Lombardo: ”41bis induce arrestati a pentirsi”
CATANZARO – Possiamo contare su contributi notevoli dall’interno dei clan, perche’ in questa parte della Calabria ho visto che le catture, specie se seguite dal regime
del 41 bis, permettono di avere collaborazioni frequenti”. Lo ha detto il procuratore capo della Dda di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, commentando l’arresto del latitante Giuseppe Santo Procopio, 27 anni, arrestato dai carabinieri in provincia di Catanzaro. Il riferimento del procuratore e’ legato al fatto che anche nelle dinamiche delle cosche del Soveratese, che hanno legami molto forti con quelle del vibonese e del reggino, risultano importanti le dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia.
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