Cosenza
Ecologia Oggi: le tute gialle rimangono “al verde”: senza stipendio e 14esima
Solita storia che si ripete: l’azienda attende che il Comune effettui il bonifico e, di rimando, quest’ultimo sostiene che l’azienda deve anticipare i soldi. A farne le spese i dipendenti che minacciano di bloccare la raccolta in città e di fare “invasione di campo” durante l’allenamento del Cosenza
COSENZA – «Ma si può vivere con l’ansia di arrivare a fine mese e vedere il conto in rosso, i creditori che bussano alla porta, le finanziarie che si bloccano, il padrone di casa che reclama l’affitto, la luce “tagliata” e, soprattutto, negare ai figli e alla famiglia la vacanza estiva?». Così lamentano i dipendenti di Ecologia Oggi che hanno ricevuto la solita amara notizia del mancato pagamento da parte dell’azienda lametina, perchè il Comune non avrebbe effettuato alcun bonifico. Sembrava una fase risolta dopo i “viaggi della speranza” effettuati dai dipendenti in Comune e in Prefettura, con riunioni e rassicurazioni da parte dei vari funzionari che l’azienda, in ogni caso, avrebbe sempre e comunque dovuto pagare per tempo lo stipendio entro il 15 del mese successivo. Invece, ancora una volta le tute gialle si trovano “a secco”, con tanto di comunicazione da parte dell’azienda. Che fare? «Nonostante gli impegni presi dalla Prefettura con Ecologia Oggi – spiegano le tute gialle -, in relazione alla fattura che il Comune deve pagare all’azienda, come da gara d’appalto vinta, e che scinde dal pagamento dei dipendenti, per l’ennesima volta Ecologia Oggi ha comunicato al sindacato che il Comune non ha pagato e quindi non può procedere all’accredito dello stipendio e della 14esima. Ad oggi non abbiamo nessuna data certa».
I dipendenti spiegano che dal Comune hanno risposto che l’azienda, per i primi tre mesi deve anticipare le somme di denaro come da nuovo contratto firmato. Sembra che Ecologia Oggi abbia anticipato i mesi di aprile e maggio e, quindi, dovrebbe pagare anche il mese di giugno. In realtà il contratto per il nuovo appalto fu firmato a dicembre ma venne sospeso nelle more, in attesa della decisione, favorevole o meno, del Tar dietro presentazione del ricorso da parte del raggruppamento di imprese secondo classificato nella gara per il servizio di igiene urbana mediante raccolta differenziata indetto dal Comune di Cosenza volto a far annullare l’aggiudicazione del servizio alla Ecologia Oggi s.p.a.. Il Tar si espresse il 18 aprile scorso in favore di Ecologia Oggi respingendo il ricorso, per cui il contratto partì nei mesi successivi. L’azienda sembra abbia detto ai dipendenti di avere anticipato le mensilità di aprile e maggio; quindi, come da capitolato dovrebbero anticipare ancora lo stipendio del mese di giugno. Insomma troppi cavilli burocratici su cui si gioca la serenità dei dipendenti che ogni giorno lavorano costantemente per la pulizia della città, rendendo anche un ottimo servizio alla popolazione.
Un boomerang che potrebbe rivelarsi pericoloso per l’azienda considerato che i dipendenti vogliono tornare in prefettura a sollecitare l’accordo preso tra le parti e comunque avvertono “Siamo stanchi di questo tira e molla. Noi lavoriamo e vogliamo essere pagati. Chi deve mettere i soldi sul tavolo non è affar nostro. Se non si troverà una soluzione immediata andremo avanti con le assemblee, la prima delle quali è stata tenuta ieri per due ore, fino a quando non si fermerà il servizio raccolta. Purtroppo si creeranno grossi disservizi ma noi siamo esseri umani, con tanto di famiglia, e non bestie da accontentarsi degli avanzi, quando ci sono”. Domani dunque seconda assemblea: un fermo ancora di due ore che rallenterà di molto la raccolta dei rifiuti in città e, con la calura estiva, di certo non farà bene a nessuno l’odore nauseabondo che potrebbe accompagnarci nei giorni a seguire e le conseguenze igienico – sanitarie che potrebbero venire a crearsi. Le tute gialle avvertono “andremo a bloccare l’allenamento del Cosenza perchè circola voce che Guarascio non ha tempo perchè deve pensare alla squadra di calcio e al campionato. A noi non interessa del Cosenza Calcio. Noi raccogliamo spazzatura e vogliamo essere pagati per il lavoro che svolgiamo tutti i giorni. Il Cosenza calcio è una cosa, Ecologia Oggi è un’altra”. Adesso tocca al Comune e all’azienda lametina risolvere il problema che potrebbe avere gravi ripercussioni sulla città bruzia
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