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Crac l’Aquila Calcio: condannato a sette anni Michele Passarelli
COSENZA – L’autogol. All’imprenditore rendese Michele Passarelli, la passione smodata per il calcio è costata cara. Ieri, infatti, al termine di una lunga fase istruttoria e dibattimentale,
i giudici del tribunale dell’Aquila hanno emesso la sentenza di condanna, in promo grado, contro l’imprenditore perr via di quel suo passato tra il 2003 e il 2004, alla guida come presidente del sodalizio calcistico abruzzese. La condanna emessa dai magistrati è stata sette anni e mezzo di reclusione, ai quali bisogna aggiungere l’interdizione dai pubblici uffici e l’interdizione legale. Oltre a Michele Passarelli, la scure della legge s’è abbattuta anche su Eliseo Iannini, un costruttore aquilano che con Passarelli, si alternò nella carica di numero uno. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Simonetta Ciccarelli, hanno accertato che l’imprenditore rendese dal 1999 fino al 2003 era stato presidente del sodalizio aquilano e che, quando nella stagione calcistica 2003-2004 gli subentrò Eliseo Iannini, secondo la pubblica accusa, di fatto non ci sarebbe mai stato un passaggio ufficiale delle consegne. Ai tempi della gestione di Michele Passarelli, l’Aquila visse una delle stagioni più trionfali dlela storia calcistica, stravincendo il campionato di serie C2 e sfiorando nella stagione successiva il bis tra i cadetti. Poi la discesa, con campionati sempre più risicati. Al termine dell’unica stagione di Iannini il club, zavorrato da debiti e retrocesso in serie C2, è stato cancellato e successivamente è fallito. Rispetto alle richieste del pubblico ministero Simonetta Ciccarelli, il giudice ha aumentato la pena per Passarelli e l’ha invece diminuita per Iannini. Entro 90 giorni si attendono le motivazioni della sentenza e le mosse per il ricorso da parte dei due condannati. Nello stesso procedimento è stato assolto con formula piena, “perché il fatto non sussiste”, il liquidatore della società, l’avvocato aquilano Fabio Alessandroni. Reato estinto per prescrizione, invece, per tutti i commercialisti e professionisti che hanno fatto parte del collegio sindacale dell’Aquila Calcio: Rosanna Di Gioacchino, Pietro Gregori, Carlo Pellini, Antonio Carmelo Ruggeri, Felice Masci, Luigi Parravano e Giuliano De Matteis. Dopo la radiazione del 2004, avvenuta solo dieci anni dopo quella del 1993, L’Aquila è ripartita con una nuova società dai campionati dilettanti e attualmente milita in Seconda Divisione di Lega Pro.
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