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Cosenza calcio: risultati utili, ma non sufficienti

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Cosenza calcio: risultati utili, ma non sufficienti

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Rossoblu in zona play off. Prima della Reggina, altri tre pareggi hanno impedito al Cosenza la scalata della classifica

 

COSENZA – Il Cosenza in questa stagione sta alternando vittorie a pareggi, in un campionato che lo vede protagonista della zona play off. Dopo 5 vittorie consecutive, è stata la volta di 4 pareggi di fila, ma tra questi si inserisce l’importante successo in Coppa Italia. Per il Cosenza, l’ennesimo pareggio arriva nel derby calabrese con la Reggina. La partita, se si eccettuano i primi 20 minuti, non è per nulla esaltante, ma i gol arrivano tutti dopo. Il Cosenza passa in vantaggio per primo grazie ad un rigore trasformato al 44’ da Bruccini, al quinto segno stagionale, con un tiro preciso che spiazza Cucchietti. Gli amaranto non sembrano scuotersi più di tanto e la partita continua senza emozioni fino al 64’, quando, nell’unico tiro in porta della Reggina, Hadzosmanovic approfitta di un errore difensivo per pareggiare i conti. La mezz’ora scarsa che rimane da giocare, vede molto nervosismo: alla fine del match si conteranno 3 giocatori della Reggina ammoniti e due del Cosenza (Ramos e Bruccini), oltre ad un espulso rossoblù (Pascali).

 

Prima della Reggina, altri tre pareggi hanno impedito al Cosenza la scalata della classifica. Con i baresi dell’Andria finisce 1 – 1: la trasferta è insidiosa, ma i rossoblù riescono comunque a controllare il match. Il primo gol arriva da una precisa punizione di Rada che col sinistro mette alle spalle di Saracco. Se la rete del 41’ è l’unica emozione del primo tempo, nei 45’ minuti successivi il Cosenza attacca più deciso, fino a quando al 53’ un tocco di mani di Lattanzio in area, consente a Loviso di pareggiare i conti dagli 11 metri. Anche quella con il Siracusa è stata una partita con poche emozioni, nonostante tante occasioni per i rossoblù (oltre a nove corner a fronte di uno solo per gli avversari), e una squadra ospite che si limita a difendere: il match si conclude a reti inviolate. Poi è stata la volta della trasferta in Sicilia: la partita del Massimino potrebbe chiudersi tutta in meno di 10 minuti, grazie alle reti di Mungo (17’) e di Bruccini (26’). Ma il Catania non demorde e solo 3 minuti dopo accorcia le distanze con un esterno destro di Barisis. Mentre il primo tempo prosegue con continui capovolgimenti di fronte, la seconda frazione di gioco il Catania non lascia un attimo di respiro ai calabresi. Tutto il secondo tempo si svolge nella metà campo del Cosenza, che deve far fronte agli attacchi dei siciliani, disposti a tutto per trovare il pareggio. Il quale, immancabile, arriva a soli 3’ dalla fine del tempo regolamentare, con un tocco leggero di Manneh sull’ennesimo corner della partita. Certo, si tratta di 14 risultati utili consecutivi, tutto sommato un bottino ragionevole. Ma se il Cosenza vuole puntare al passaggio di categoria, vincere deve essere il chiodo fisso da qui alla fine del torneo di Serie C. I presupposti comunque ci sono tutti, se si pensa, da un lato, che il Cosenza in più di un’occasione è stato sfortunato, dall’altro che ha dimostrato anche con la capolista Lecce di sapersi imporre sul campo.

Il riferimento è alla vittoria nei quarti di finale di Coppa Italia di Serie C, dove i pugliesi sono stati battuti con una rete di testa di Okereke (appena entrato in campo al posto di Boniotti) e una di Loviso, su calcio piazzato, degno del miglior Pirlo. Vittoria, quella dei rossoblù ancora più importante, se si pensa che per il Lecce si tratta della prima sconfitta stagionale. Due gol a parte, il Cosenza è stato padrone del campo per tutti i 90 minuti e se Trovato ad inizio partita avesse avuto più fortuna, le reti avrebbero potuto essere ben tre. Ora il Cosenza si giocherà l’accesso alla finale con la Viterbese. Insomma, il Cosenza c’è e ha le carte in regola per rimanere in zona play off. Basterà rimboccarsi le maniche e sperare anche in qualche colpo fortunato. Il campionato di Serie C si conferma ricco di suspense, colpi di scena, bel calcio e passione, in campo e sugli spalti: questi sono elementi che messi tutti assieme lo rendono un terreno fertile per le scommesse sportive di William Hill.

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