Calabria
VIDEO – Botte, insulti e vessazioni su un’anziana indifesa. In manette la badante rumena
La badante violenta si era resa irreperibile. Ma in nottata i carabinieri l’hanno rintracciata, arrestata e portata in carcere. Vittima di soprusi e vessazione, un’anziana 84enne di Reggio Calabria
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REGGIO CALABRIA – Ancora un episodio di violenze, umiliazioni e brutalità ai danni di anziani indifesi perpetrati da chi invece dovrebbe accudirli. In manette è finita una badante 60enne rumena, Vironica Morosan, irreperibile dal mese di luglio scorso e ritenuta responsabile di maltrattamenti, lesioni, percosse e minacce. I maltrattamenti e le reiterate condotte violente, riguardano il periodo compreso tra gennaio e luglio 2017, nei confronti di un’anziana 84enne reggina che la donna assisteva per motivi di salute. La Morosan era stata assunta a gennaio dell’anno scorso come collaboratrice domestica con il compito di prendersi cura dell’anziana e con la possibilità di occupare una stanza dell’abitazione e trasferirvi il proprio domicilio. La figlia, che ha continuato comunque ad occuparsi della madre, si è accorta però della presenza di alcuni lividi sul corpo della madre e alla richiesta di spiegazioni, la badante avrebbe attribuito gli ematomi a cadute accidentali. Una risposta che però, on ha convinto la figlia che ha iniziato a sospettare che i segni sul corpo della madre fossero causati da percosse ricevute.
IL VIDEO SHOCK DELLE PERCOSSE
Le successive indagini svolte dai militari dell’Arma hanno consentito di verificare come la Morosan aveva più volte picchiato e minacciato l’anziana che per tutto il periodo ha subito le vessazioni della badante senza alcuna possibilità di reagire. Gli approfondimenti investigativi, documentati attraverso le immagini riprese da una telecamera installata all’interno dell’abitazione, hanno acclarato la crudeltà delle azioni poste in essere dalla 60enne rumena, insieme a ulteriori comportamenti di disprezzo significativamente lesivi della dignità umana. A luglio la Procura ne aveva inizialmente disposto gli arresti domiciliari. La badante violenta, però, si era resa irreperibile e per questo il procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e il Pubblico Ministero titolare dell’indagine, hanno chiesto e ottenuto dal GIP l’aggravamento della misura per la Morosan che al termine delle formalità di rito, è stata associata alla casa circondariale “G. Panzera” di Reggio Calabria.
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