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Un palazzo di Via Popilia ospiterà i rom sfrattati da Calatrava (FOTO)

Area Urbana

Un palazzo di Via Popilia ospiterà i rom sfrattati da Calatrava (FOTO)

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Il Comune di Cosenza pronto a demolire le baracche di via Reggio Calabria, i costi potrebbero essere a carico delle famiglie

 

COSENZA – Lo sgombero delle casette di via Reggio Calabria è imminente. In vista dell’apertura del ponte di Calatrava le circa venti famiglie che, dalla fine degli anni Ottanta vivono sulle sponde del Crati, dovranno essere trasferite. Per trovare loro una sistemazione. il Comune di Cosenza a gennaio ha emesso un avviso pubblico per verificare la disponibilità di immobili da destinare a nuclei familiari in condizione di emergenza abitativa. Il bando prevede che il privato proponga di dare in locazione al municipio bruzio appartamenti con “una metratura tra i 60 e 100 metri quadri circa, un buono stato di manutenzione, il possesso di tutte le certificazioni di conformità alla normativa vigente”.

 

Il palazzo prescelto si trova in via Ugo Spirito, traversa di via Popilia, di fronte l’ex Ferrosila. Lì saranno ospitate parte delle famiglie di via Reggio Calabria, altre si presume verranno trasferite in un palazzo ad Arcavacata a Rende. Lo stabile era prima fittato allo sfasciacarrozze Carlini che lo usava come magazzino per oggetti d’antiquariato. Il proprietario era il signor Morelli. Pochi mesi fa però, è stato acquistato da un “misterioso” privato di cui né l’assessore al ramo Luciano Vigna, né il dirigente che si occupa dell’emergenza abitativa Giuseppe Nardi, conoscono ‘su due piedi’ il nome.

 

Nel quartiere però, tutti sono certi di aver visto il consigliere comunale del PD, Marco Ambrogio, marito dell’assessore al Turismo Rosaria Succurro, più volte sul cantiere al punto da essere convinti che ne sia il proprietario. Ambrogio però, afferma di non sapere neanche dove sia via Ugo Spirito e di non aver mai sentito parlare di questo palazzo. Pettegolezzi e indiscrezioni da ‘strada’ che continuano a moltiplicarsi tra i residenti terrorizzati dall’arrivo dei rom. In tanti temono la svalutazione delle proprie case. La ‘paura’ maggiore, affermano, è che la strada possa diventare caotica e sporca.

 

Dal loro canto i rom sperano solo che, a distanza di quasi trenta anni, da quando Mancini li fece trasferire ‘temporaneamente’ nelle casette allestite dal Comune in via Reggio Calabria, possano trovare una soluzione abitativa dignitosa. Intanto con una determina firmata direttore del settore Infrastrutture Francesco Converso, il quale definisce le baracche assegnate negli anni ottanta dal Comune di Cosenza alle famiglie rom ‘costruzioni occupate abusivamente’ è stato avviato l’iter per la demolizione della baraccopoli. La distruzione delle casette e la bonifica avverrà ‘a danno’, di chi, ovviamente non si sa, sarà l’avvocatura a stabilirlo. In molti però ipotizzano l’assurdità che a coprire le spese per la demolizione delle stesse baracche dovranno essere le famiglie rom che le abitavano.

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