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Oliverio parla ai lavoratori, ma per ‘lavorare’ vuole abolire le leggi in vigore
CATANZARO – Il neogovernatore non vuole vincoli. Prima di scegliere i propri assessori intende modificare lo Statuto.
Ci vorrà tempo, ma non importa. L’essenziale è che Mario Oliverio possa scegliere i suoi fedelissimi in base ai propri criteri, senza doversi attenere alle leggi attualmente in vigore. Sarà lui a dettare le regole. Modificato lo Statuto, anche in base alle sollecitazioni del Governo che lo ha impugnato, potrà quindi nominare gli assessori, la Giunta potrà insediarsi e la macchina regionale potrà così iniziare a lavorare. Prima però dovrà insediarsi il Consiglio Regionale che come spiega lo stesso Oliverio “ad oggi non è stato ancora formalmente convocato perché non è stata comunicata la proclamazione“. Per quanto riguarda le modifiche il neogovernatore spiega che “tra queste c’è l’abolizione del consigliere supplente, (quello che si insedia nel momento in cui l’interessato viene nominato assessore ndr) una distorsione della politica”. L’obiettivo è “quello di dare al presidente, mani libere per la scelta degli assessori. Perché stante questo vincolo statutario, non ci sono le mani libere”. Eppure si trattava di un’idea proprio del PD, fortemente voluta dall’ex presidente della Regione Agazio Loiero.
Ma c’è di più. Il neogovernatore si spinge oltre: “nel frattempo – aggiunge – stiamo lavorando prevedendo una norma che consenta al presidente, su singoli progetti e su singole questioni di dare delega al consigliere. Nello Statuto credo debba essere consentita anche la costituzione di unità o strutture di missione che consentano al presidente, su problematiche più ampie quali la difesa del suolo, il problema dell’ambiente con particolare riferimento ai rifiuti, di assumere l’unità di missione come strumento per governare, affidandola a una direzione di competenza”. Dopo aver ribadito che non intende siglare larghe intese con il centrodestra Oliverio ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori. Una delegazione composta da CGIL, CISL, UIL ed UGL è stata ricevuta dal neogovernatore che ha avuto così l’occasione di sbandierare gli 80 milioni di euro, provenienti 40 dalle casse del Governo e 40 dalla comunità europea, per il pagamento degli ammortizzatori sociali. I sindacati si sono detti tutti soddisfatti dall’incontro. Intanto continuano le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria che sta lavorando sulle intercettazioni e gli incontri documentati tra i candidati alle scorse regionali (sia di centrosinistra, sia di centrodestra) e noti esponenti della criminalità organizzata. Incontri avvenuti soprattutto nella locride, nella piana di Gioia Tauro e a Reggio Calabria. Tra gli eletti i casi più ‘scottanti’ riguarderebbero sei noti politici.
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