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Mare invaso da liquami marroni su tutta la costa, Codacons diffida i comuni (FOTO-VIDEO)

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Mare invaso da liquami marroni su tutta la costa, Codacons diffida i comuni (FOTO-VIDEO)

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L’Associazione ha, altresì, presentato un esposto in Procura: “Non è possibile che non si riesca a monitorare i torrenti e far funzionare i depuratori”.

 

SCALEA (CS) – Mare sporco in diversi punti della costa calabrese, sia sul Tirreno che sullo Jonio, nel primo weekend di agosto. Segnalazioni giunte da ogni parte con testimonianze fotografiche delle condizioni indecenti in cui si trova il mare in questo periodo. Sul piede di guerra il Codacons che ha denunciato quanto accaduto ieri mattina a Sellia Marina, nel Catanzarese. “Intorno alle 10.30 – racconta in una nota l’associazione dei consumatori – solo i più coraggiosi hanno sfidato la calura estiva per immergersi nelle acque invase da liquami marroni. Purtroppo quella costa, la cui bellezza incantò il mitico Ulisse, ha perso l’antico splendore, per l’arroganza, il disinteresse, l’inciviltà di alcuni. E così ora, parafransando Lucio Battisti, l’acqua non è più blu, ed assume differenti ed inquietanti colorazioni”.

Stesso discorso vale per molte altre zone, come ad esempio Scalea dove, ieri, il mare si presentava nelle seguenti condizioni. Così come testimoniato dai bagnanti è stata, anche, chiamata la Guardia Costiera e sono stati prelevati campioni d’acqua. Ora si attendono gli esiti.

 

E che la situazione, ben più generale, sia arrivata al limite della sopportazione lo dimostra anche l’azione intrapresa dal Codacons, che ha diffidato Regione e tutti i Comuni calabresi a fornire atti e documenti circa il funzionamento dei depuratori nonché conoscere le unità immobiliari i cui scarichi, attualmente, non risultano essere collegati al depuratore. L’Associazione ha, altresì, presentato un esposto in Procura perché – sostiene Francesco Di Lieto – “non è possibile che non si riesca a monitorare i torrenti e far funzionare i depuratori” devastando la più grande risorsa calabrese. Il Codacons ha denunciato l’assurda situazione, documentando le condizioni del mare ed ha invitato la Procura ad intervenire, per accertare tutte le responsabilità, anche di carattere omissivo. “Vogliamo sapere – incalza Di Lieto – se vi sono sversamenti fognari direttamente in mare, se i depuratori sono perfettamente funzionanti, se le Amministrazioni effettuano tutti i controlli per accertare e reprimere le eventuali condotte illecite. Del resto le segnalazioni che giungono dalle spiagge, da parte di bagnanti furiosi, la dicono lunga sullo stato di precarietà igienico-sanitaria del mare. Non è un fenomeno isolato ma, piuttosto, una costante.

E così come ogni estate, si rinnovano stancamente due riti che i Calabresi hanno oramai imparato a conoscere: da una parte, il mare sporco, a tratti praticamente non balneabile, dall’altra, le Amministrazioni che accusano chi solleva il problema, perché in questo modo “si allontanano i turisti”. Come se i “turisti” non vedessero da soli quello schifo galleggiante. E così, mentre di turisti se ne vedono sempre meno continuiamo a fare il bagno nell’acqua sporca… ma senza clamore, in fondo tra poco anche questa estate passerà in archivio. A tanto dovremmo rassegnarsi – conclude Di Lieto – almeno fino a quando Cittadini e operatori turistici continueranno a tollerare questo scempio.”

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