Calabria
Struttura turistica calabrese: “Non accettiamo gay e animali”. Vicesindaco: “siamo persone evolute”
La denuncia arriva dall’Arcigay di Napoli che ha raccontato la ‘sconvolgente’ e anche vergognosa storia di una struttura ricettiva calabrese che avrebbe negato l’accesso ad una coppia gay.
RICADI (VV) – La storia riguarda due ragazzi di Napoli che avevano chiesto la possibilità di alloggiare in una casa vacanze nella frazione Santa Maria di Ricadi, nota località turistica vibonese, e che si sono visti rispondere dal proprietario con un messaggio sconcertante: “Qui no animali né gay”. E così hanno raccontato la vicenda all’Arcigay di Napoli. “Quando ho letto questo messaggio mi è cascato un silos di acqua gelata addosso – ha detto Gennaro, uno dei due ragazzi, all’Arcigay – Nella mia mente si è materializzata l’immagine drammaticamente famosa dei cartelli nazisti esposti fuori ai negozi, con i quali si proibiva l’ingresso ai cani e agli ebrei. Ma da allora sono passati settanta anni e questa storia non può essere ignorata”.
La coppia di giovani aveva prenotato un alloggio in una guest house di Santa Maria, e come solitamente accade, aveva contattato il titolare per chiedere ulteriori informazioni. Quando l’uomo ha intuito il loro orientamento sessuale è arrivata anche la vergognosa precisazione attraverso un messaggio Whatsapp: “Qui no animali né gay, e mi scuso se posso sembrare troglodita”. Un aggettivo non propriamente assimilabile ad una risposta simile. Non troglodita, ma anche peggio.
I due ragazzi, alquanto sconvolti, si sono rivolti all’Arcigay di Napoli pensando alle “ricadute pesantissime che un messaggio del genere avrebbe potuto avere su un ragazzo più giovane”. Ovviamente i due ragazzi, non ci hanno pensato due volte ed hanno cancellato immediatamente la prenotazione.
I due giovani però hanno giustamente commentato: “I soldi per l’affitto che io e il mio compagno gli avremmo dato non sarebbero stati uguali a quelli che avrebbe ricevuto da una qualsiasi coppia etero? Non ci sono rimasto male per noi due – ha confessato uno dei due – nel mio cuore ho pensato alle ricadute pesantissime che un messaggio del genere avrebbe potuto avere su un ragazzo più giovane, che fatica a riconoscersi, ad accettarsi. O che, semplicemente, è più sensibile riguardo al proprio orientamento. Nessuno deve sentirsi inaccettato“.
La replica del vicesindaco di Ricadi: “l’amministrazione comunale, ha sempre respinto ogni forma di discriminazione”
“Deploriamo, a nome della comunita’ che mi sento di rappresentare e come amministrazione comunale, le discriminazioni. A Ricadi siamo persone civili ed evolute e simili discriminazioni e differenze nel 2017 non si possono sentire. Ognuno e’ libero di vivere la propria vita sessuale come meglio crede”. E’ quanto ha dichiarato il vicesindaco del Comune di Ricadi, Patrizio Cuppari, dopo il caso della coppia gay napoletana che si sarebbe vista rifiutare la prenotazione di una casa-vacanza nella frazione di Santa Maria del centro turistico del Vibonese da parte del proprietario di una casa albergo che avrebbe anche scritto in un messaggio telefonico di non accettare nella struttura “gay e animali”.
“Come Comune – sottolinea il vicesindaco – siamo stati fra i primi ad approvare un regolamento per i matrimoni civili fuori dalla sede municipale. Proprio il 23 giugno scorso, infatti, il sindaco Giulia Russo ha celebrato sulla spiaggia di localita’ Riaci, sempre nel comune di Ricadi, un matrimonio fra persone dello stesso sesso. Ripeto: l’amministrazione comunale, ma credo di poter parlare a nome dell’intera comunita’, ha sempre respinto ogni forma di discriminazione e credo si tratti nel caso di specie di un episodio isolato. Un fatto conclude – comunque da deplorare”.
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