Area Urbana
Scarpelli difende le “eccellenze” dell’Ospedale ma dimentica le criticità: tra tutte il Pronto Soccorso
Scarpelli risponde alla nota dell’Ipasvi elogiando la struttura ospedaliera di Cosenza ma solleva l’ira di utenti e pazienti. E insorge anche Cosenza Libera. Effettivamente forse, Scarpelli non esce dal suo reparto.
COSENZA – Gianfranco Scarpelli, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza “prova” a far valere “le sue ragioni” a quelli che lui ha definito “i continui attacchi alle attività dell’Ospedale di Cosenza da parte di coloro che si ergono a paladini e difensori delle nostre Strutture Sanitarie ed invece non fanno altro che alimentare il clima di sfiducia e di cattiva immagine tale da rendere i Cittadini sempre più disorientati e prevenuti nei confronti di tutti gli Operatori Sanitari allorquando chiedono assistenza per i loro Problemi di Salute” .
Forse Scarpelli non sa però che la cattiva immagine è quella che i cittadini, gli utenti e i pazienti, vedono e vivono in tutti (o quasi) i reparti dell’Annunziata. Ma Scarpelli addirittura punta il dito definendo “strumentalizzatori” chi mette in evidenza le problematiche dell’Annunziata che (per lui) non è al “Collasso” e ne tanto meno “Sta Morendo”, ma gode di Ottima Salute.
“Infatti grazie all’impegno, alla volontà ed alla razionale programmazione di questa amministrazione con il Direttore Generale Dr. Achille Gentile, il Direttore Sanitario Dr. Mario Veltri e il Direttore Amministrativo Dr. Sergio Diego – scrive Scarpelli – sono state completate, dopo decenni, le procedure di Stabilizzazioni e sono stati Assunti diversi Infermieri, OSS e Dirigenti Medici di varie Unità Operative. Inoltre si sta completando l’acquisto di nuove Attrezzature di elevata Tecnologia e finalmente sono in fase avanzata i Lavori di Ristrutturazione del nuovo Mariano Santo e di tutto lo stabile dell’Annunziata con le Nuove Sale Operatorie ed i Nuovi Reparti che determineranno certamente un miglioramento della qualità delle Prestazioni. Il continuare a diffondere notizie negative e strumentali non fa altro che mortificare tutti gli Operatori Sanitari che con tanto sacrificio , Professionalità ed impegno, pur nelle oggettive difficoltà Strutturali e Logistiche, riescono a dare risposte di qualità. E’ sempre più elevato il Numero di Cittadini che viene accettato nell’Annunziata proveniente da tutta la Regione Calabria sia perché è venuto meno il Filtro degli Ospedali Spoke in evidente difficoltà e sia perchè diverse Prestazioni Sanitarie altamente Specialistiche vengono effettuate solo a Cosenza ed in nessun altro Ospedale della Regione Calabria”.
E così chiede anche l’impegno agli operatori sanitari, istituzioni, organizzazioni sociali e cittadini, ad impegnarsi nel ” difendere questo importante “baluardo di Sanità che funziona” al fine di ricostruire un clima di fiducia e di credibilità ed eliminare tutti i pregiudizi con cui i pazienti si rivolgono nel momento del bisogno alle strutture sanitarie”. E poi passa ad un lungo elenco, e certamente veritiero, elenco di quelle che definisce “Attività e Prestazioni offerte dall’Ospedale di Cosenza eccellenti: del Dipartimento Materno-Infantile, dell’U.O.C. Chirurgia Pediatrica, del Servizio di Trasporto in Emergenza del Neonato (STEN), e della Terapia Intensiva Pediatrica…
Cosenza Libera: “Affermazioni che lasciano basiti”
A sproloquio completato, ecco che emerge lo stupore: “Le affermazioni di un Dirigente Medico ci hanno lasciato basiti, a tal punto da arrivare ad una conclusione: la vergogna, in certi ambienti, sembra essere una sconosciuta. Quanto fumo negli occhi ci toccherà sopportare ancora? È vero che qualche leggero miglioramento c’è stato (dopo dieci anni di buio era il minimo), ma vorremmo ricordare al Dr. Gianfranco Scarpelli che le eccellenti prestazioni del Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, sarebbero rilevanti se il dibattito si limitasse esclusivamente a quel reparto. In una recentissima nota stampa, egli ha “sponsorizzato” i lavori di ristrutturazione del Mariano Santo, l’imminente apertura di nuovi Reparti, le nuove Sale Operatorie, le attrezzature di ultima generazione, ignorando gli abominevoli “orrori” che hanno portato a prendere i provvedimenti di cui discutiamo da mesi.
“La musica è sempre la stessa – scrive Cosenza Libera – idem di casi per il vittimismo di cui si è fatto coraggioso portavoce. Noi ci viviamo a Cosenza, conosciamo l’Ospedale e siamo contenti se nel Dipartimento Materno-Infantile va tutto a gonfie vele. Peccato che nella dichiarazione il Dr. Scarpelli abbia omesso alcuni dettagli macroscopici. Ci vengono in mente Unità Operative come quella di Oncologia Medica e di Pronto Soccorso, perché non parla anche di quelle? I cosentini sono curiosi di sapere se non c’è più bisogno di andare fuori regione per una diagnosi oncologica attendibile, oppure, se un codice giallo può ricevere le cure mediche in giornata. Sono solo alcuni esempi di “non eccellenza” che confluiscono in quel calderone di inadeguatezze targato Sanità Calabrese”.
Cosenza Libera non strumentalizza, né vuole la mortificazione del personale sanitario, intendiamoci, è semplicemente schierata dalla parte di chi non ha “santi” a cui rivolgersi, per ottenere un diritto sacrosanto quali sono le cure mediche. Qualora i soliti noti volessero continuare in questa impresa assurda, sarà nostra premura raccogliere le testimonianze di Comitati, Associazioni, persone comuni, e indire una conferenza stampa invitando i maggiori esponenti della politica locale. Alla fine la verità verrà a galla e probabilmente ci deluderà più del “mare da bere” di questi giorni.
L’Ipasvi replica a Scarpelli: “non ci sembra che i nostri ospedali siano messi bene”
Neanche l’Ipasvi di Cosenza ci sta alle accuse rivolte da Giancarlo Scarpelli, direttore dell’unità di neonatologia dell’Annunziata: “È d’obbligo premettere che l’Ipasvi di Cosenza non deve dare conto certamente a lui di quanto scrive e produce e che quanto riportato, è semplicemente il frutto delle tante istanze raccolte dai colleghi non solo dell’A.O. di Cosenza ma anche degli ospedali provinciali pertanto non ci siamo dovuti inventare nulla. Molto probabilmente Scarpelli non legge giornali, non guarda tv e non ascolta emittenti radiofoniche da tempo altrimenti avrebbe scoperto che abbiamo sostenuto più volte il management dell’A.O., arrivando a complimentarci per avere prodotto richiesta (unica azienda al momento) alla regione, per il concorso di dirigente SITROS”.
“Pertanto nessun attacco da parte nostra – spiega la rappresentanza degli infermieri – verso l’attuale management che sta gestendo una situazione certamente non facile. Per quanto riguarda il discorso della “… visibilità e la strumentalizzazione a fini personali…” non capiamo quali siano i “fini personali” ed a chi è rivolto visto che questo gruppo ha lavorato solo ed esclusivamente per la categoria e non per qualcuno. Ma capiamo le difficoltà del Dott. Scarpelli nel comprendere che si può lavorare per una comunità senza interessi personali. Un riflessione sul fatto di “..ergersi a paladini delle strutture sanitarie..”. non ci siamo mai attribuiti questo ruolo, semmai siamo stati e saremo i difensori degli operatori che ci lavorano tra mille difficoltà ed ancor di più lo saremo dei pazienti poiché gli ordini ed i collegi sono nati proprio per questo. Ma, se come scrive lo stesso Scarpelli, non mancano le risorse ,si vuole per caso insinuare che manca l’organizzazione?”.
“Condividiamo sugli spoke che già da tempo non fanno filtro ed è bene ricordare che lo stesso Dott. Scarpelli è stato Direttore Generale dell’ASP di Cosenza dove sono collocati gli stessi spoke. E pur non essendo dei Manager di alto profilo riusciamo, nel nostro piccolo, a fare ragionamenti semplici ma realistici. Ma torniamo all’articolo da noi pubblicato, rileggendolo non abbiamo riscontrato attacchi verso nessuno ma abbiamo preso atto di una situazione generale ed abbiamo chiesto quello che tutti chiedono da tempo: la stabilizzazione dei precari e di chi ha requisiti previsti, l’espletamento dei concorsi al più presto, l’assunzione di personale di supporto, l’espletamento dei concorsi per dirigenti delle professioni sanitarie ed il rispetto degli accordi. Abbiamo scritto delle strutture fatiscenti e non ci sembra che i nostri ospedali siano messi bene, a meno che non si voglia negare anche questo. Ma sarebbe troppo davvero. Non ci sembra abbiamo chiesto e scritto cose diverse dagli atti aziendali e dalle linee giuda regionali. E lo abbiamo fatto al solo fine di offrire una sanità dignitosa che rispetti i diritti dei cittadini calabresi. Molto probabilmente qualcuno non è d’accordo su questo. Ce ne faremo una ragione ed andremo avanti per la nostra strada. Succede di avere cadute di stile ma ogni tanto un passo indietro è una dimostrazione di coerenza e di grande personalità. Al Dott. Scarpelli riconosciamo la sua grande professionalità e siamo certi che quanto scritto non voleva essere un attacco alla nostra istituzione ma un modo per dare fiducia ai cittadini nel ribadire che esiste una sanità buona anche a Cosenza. Noi ne siamo più che convinti già da tempo ma è innegabile che si possa e si debba fare di più. Ognuno nel proprio ambito ed ognuno nel proprio ruolo, senza ingerenza alcuna. Su questa strada condivideremo con chiunque percorsi ed obiettivi. Al management aziendale gli auguri di un proficuo lavoro convinti che gli infermieri saranno protagonisti di un cambiamento culturale non più rinviabile”.
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