Area Urbana
Cosenza: fuori dal Comune la protesta, dentro il palazzo la firma. Il progetto della Metro va avanti
Mentre fuori da Palazzo dei Bruzi decine di persone, appartenenti al comitato No Metro, manifestavano per chiedere un referendum popolare, all’interno è stato siglato l’accordo propedeutico.
COSENZA – La Metro si farà, con tutte le modifiche richieste dal sindaco Mario Occhiuto ma il progetto va avanti, nonostante le opposizioni del comitato No Metro e dei cittadini che hanno dichiarato di essersi sentiti traditi da quello che è stato definito il dietrofront di Occhiuto, dalla campagna elettorale ad oggi. Lui stesso sul suo profilo Facebook aveva sottolineato che non aveva mai dichiarato di essere contrario alla metropolitana, ma solo al progetto originario che doveva essere modificato. E stamattina l’accordo è stato siglato alla presenza dei sindaci di Cosenza e Rende, Mario Occhiuto e Marcello Manna, del governatore Mario Oliverio e del presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci.
“Un accordo che è frutto di una lunga trattativa, tutta rivolta al bene della città”. Afferma Mario Occhiuto, a seguito della firma per l’accordo per la costruzione della metrotranvia cosentina. “Abbiamo ottenuto tutte quelle che erano le nostre richieste migliorative, soprattutto riguardo la sostenibilità
ambientale, accolte dalla Regione – ha continuato Occhiuto – e avremo un lungo parco, che non esiste nel centro e sud Italia, che attraverserà la città, con tante aree verdi, che diventerà un centro pedonale, e quindi Cosenza diventerà una città che aumenterà di molto la qualità della vita dei cittadini. Abbiamo chiesto che non ci siano cordoli, cavi o barriere, e questo è stato accolto dalla Regione – ha concluso Occhiuto – ma avremo tante altre opere connesse, come piste ciclabili, autobus elettrici, l’ovovia per il castello e la valorizzazione del centro storico”.
“Un’opera per la quale sono stati impegnati, nella programmazione comunitaria, 160 milioni di euro“. Lo ha detto Mario Oliverio, dopo la firma. “Un accordo che è stato il frutto di un confronto che prevede interventi per la
riorganizzazione della mobilità urbana, tra Cosenza, Rende e l’università, che si collega da una parte alla nuova stazione di Settimo, realizzata dalle ferrovie italiane, e dall’altra, verso il Savuto, proseguirà verso Catanzaro. A Catanzaro partiranno presto i lavori per la metro verso Germaneto – ha sottolineato Oliverio – dove ci sono gli uffici della regione e il policlinico universitario. L’opera di Cosenza riqualificherà il viale parco e non lo stravolgerà – ha detto Oliverio – e consentirà di diminuire l’uso delle auto, è un asse lungo il quale si ridisegna la città”.
“Si conclude l’iter e si aprono i cantieri. Non solo metropolitana, – ha dichiarato il sindaco di Rende, Marcello Manna – ma molto importanti saranno le opere che attengono alla mobilita urbana per ulteriori 16 milioni di euro. Tutto questo costituisce una grande opportunità di un nuovo disegno organico urbanistico. Di una città che dovrà essere una città unica. La città unica non è solo un atto amministrativo, ma un atto che bisogna fare assieme partendo appunto dai servizi. Si apre oggi un tavolo permanente per la costruzione della città unica. Sono estremamente soddisfatto per i risultati progettuali, le strade di collegamento, la nuova stazione ferroviaria, la grande pista ciclabile. Accanto alla metropolitana avremo tanti servizi importanti e finalmente l’area industriale sarà servita a dovere. Perché la riqualificazione dell’area industriale appartiene non solo a Rende, ma all’intera area urbana. Il tavolo permanente comprende l’agenda urbana da progettare assieme per le nostre comunità. Si apre la stagione della realizzazione.”
Dall’altra parte, fuori dal Comune, una rappresentanza di cittadini e aderenti a Comitato No Metro, hanno protestato ed esposto uno striscione con l’intento di chiedere al sindaco Occhiuto di far scegliere ai cittadini sul progetto di realizzazione del collegamento metropolitano, attraverso un referendum popolare. Nulla da fare. “Non vogliamo la metro perché è un’opera dispendiosa e pensiamo che Cosenza abbia altre priorità” hanno dichiarato i manifestanti davanti Palazzo dei Bruzi. “Invece della metro – afferma un gruppo di ragazzi – bisognerebbe migliorare il trasporto pubblico che c’è ora: pullman vecchi e un servizio non sempre efficiente. Abbiamo già espresso le nostre perplessità al sindaco, che ha sottolineato come si tratti di un percorso già intrapreso. Noi abbiamo proposto a Occhiuto di indire un referendum popolare perché abbiamo raccolto già oltre duecento firme e vogliamo far sentire pure la nostra voce”.
Comitato No Metro deposita la petizione, per una consultazione popolare: “Non fermerete la democrazia”
“Alle ore 10:50 di oggi 12 giugno, il Comitato No Metro ha depositato presso l’Ufficio protocollo del Comune di Cosenza, la Petizione per indire una Consultazione popolare prima che sia completato l’iter burocratico che dovrebbe sancire l’avvio della realizzazione della Metrotranvia Cosenza/Rende /Unical. A una nostra delegazione, dopo il formale adempimento, è stata data la possibilità di presentare una copia della petizione, sottoscritta da oltre 200 cittadini residenti ai quali va il nostro ringraziamento, al tavolo negoziale aperto tra Regione, Provincia, Comune. Tale opportunità è stata resa possibile a seguito di una nostra esplicita richiesta formulata al sindaco Occhiuto durante un breve incontro avuto nell’area comunale prima dell’apertura dei lavori, dove oltre all’intesa sono stati ribaditi alcuni dei momenti chiave della vicenda che hanno portato il Comitato No Metro ad attivare le procedure previste dallo Statuto comunale.
Riteniamo doveroso dal parte del sindaco Occhiuto ma anche da parte del presidente Oliverio e del presidente Iacucci, l’accettazione della nostra proposta di Consultazione popolare ritenendo impensabile che a decidere se a firmare o no l’Accordo di Programma Quadro su un progetto controverso, che vede tanti cittadini contrari come dimostrato dalle firme apposte sulla petizione, siano gli apparati burocratici dei tre Enti. Nel caso in cui non dovesse il sindaco consultare la città, opponendo la firma all’APQ, la cosa sarebbe grave poiché significherebbe negare la democrazia partecipata nonché un’incredibile giravolta rispetto alle posizioni assunte durante la campagna elettorale da parte sua visto che ha sempre sostenuto, e continua a farlo, che l’opera è insostenibile.
Il Comitato NoMetro, qualora dovesse il sindaco Occhiuto firmare l’intesa, non si fermerà e continuerà la sua battaglia di opposizione a questo scellerato progetto, attivando una nuova raccolta di firme per indire un referendum abrogativo. Precisiamo che per la città, per l’intera area urbana e per l’intera provincia è fondamentale organizzare un sistema di mobilità moderno, ecosostenibile, sostenibile nei costi operativi, qualitativamente e quantitativamente adeguato alle esigenze dei residenti su cui siamo disponibili a fornire contributi fattivi. Pensiamo però che questo debba avvenire ripartendo da un nuovo progetto che prescinda dalla Metrotranvia che resta un progetto datato è assolutamente inadeguato per una risposta concreta alle esigenze di mobilità.”
Social