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Papa Francesco in Calabria: fuori luogo le dichiarazioni di Antonio Gentile
Alla vigilia delle elezioni, il vescovo di Cassano e segretario generale Cei, Nunzio Galantino, si è rivolto ai suoi confratelli ed ai sacerdoti: “Lasciate che crollino le chiese e i saloni, ma non chiedete soldi ai politici in campagna elettorale”.
Un chiaro messaggio a quella parte di chiesa che “approfitta” del politico ed anche a quei politici che “approfittano” di quella parte di chiesa. Dall’una e dall’altra parte, si è girata la testa dall’altra parte come se nulla fosse successo. Così, come se nulla fosse successo, chi è abituato a sfruttare, politicamente, ogni occasione, nemmeno nota che qualcosa sta cambiando. Ad intervenire è il sen Antonio Gentile, coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra e Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Senato della Repubblica, il quale, approfittando della venuta del papa in Calabria, tesse le fusa alla chiesa locale. Gentile cita ” le straordinarie e intense attività parrocchiali , che costituiscono realmente occasione e privilegio di confronto sul territorio per compensare divisioni sociali , soprattutto nella fascia di età adolescenziale “. Ed ancora: “non è solo il rinnovato impegno dei Vescovi nella custodia della legalità ma anche l’apporto determinante che i laici cristiani offrono ponendosi come equilibratori di un sistema che è ancora ( come nel resto del Paese) caratterizzato da differenze reddituali”. Fino a citare “Francesco da Paola, straordinario esempio di santità, attuale e sempre presente nella vita quotidiana dei calabresi, patrimonio mondiale di mitezza e di carità”. Bella “predica”, certo. Se Gentile fosse stato più attento al richiamo di Galantino non si sarebbe nemmeno dovuto permettere a salire sul “pulpito”. Infatti, Galantino ha ribadito che per il viaggio che papa Francesco farà il 21 giugno, la curia non ha intenzione di “chiedere né accettare contributi in denaro da istituzioni pubbliche”. Come per ribadire con forza che nulla si vuole avere a che fare con questo “mondo politico”. Caro Senatore Gentile, il suo intervento, alla luce del desiderio di quella chiesa, questa volta si, laboriosa, impegnata, coraggiosa e povera, risulta essere veramente fuori luogo.
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