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Commessa uccisa brutalmente: una fiaccolata silenziosa per chiedere giustizia

Calabria

Commessa uccisa brutalmente: una fiaccolata silenziosa per chiedere giustizia

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In migliaia hanno sfilato per esprimere vicinanza alla famiglia, per chiedere giustizia e contro la violenza sulle donne. L’autopsia rivela particolare ferocia.

 

CROTONE – Si è svolta ieri, per le strade di Cirò Marina, una fiaccolata silenziosa e molto partecipata, per esprimere vicinanza alla famiglia della giovane Antonella Lettieri, la 42enne uccisa nel giorno della Festa della donna nella sua abitazione. Una fiaccolata che ha voluto affermare piena e totale condanna per qualunque forma di violenza sulle donne, sia essa fisica, sessuale, psicologica o economica, nonché solidarietà e sostegno a tutte le donne vittime violenza. I partecipanti, ‘armati’ di candele, hanno indossato un simbolo rosso (chi un nastro, un foulard, palloncini, ecc.), per ribadire con fermezza il No a qualsiasi forma di violenza sulle donne e chiedere giustizia. PallonciniAntonellaAlla fiaccolata, partita alle 19 dalla piazza antistante il municipio, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio e il deputato del Pd Nicodemo Oliverio. Tanti i sindaci presenti assieme al primo cittadino di Cirò Marina, Nicodemo Parrilla. Momento di grande commozione è stata la sosta sotto casa della cara Antonella, dove tutti i partecipanti si sono fermati ed hanno pronunciato assieme una preghiera. 

FiaccolataAntonellaIntanto emergono nuovi e drammatici particolari del delitto cruento ed efferato. L’esame autoptico effettuato sul corpo di Antonella Lettieri, ha stabilito che la donna è stata colpita ripetutamente con particolare ferocia e con l’intento di uccidere. Secondo le informazioni trapelate, l’assassino si sarebbe infatti accanito sulla vittima anche quando, dopo i primi colpi, è finita a terra, ed avrebbe utilizzato una o più armi, ma certamente una con la lama affilata, sferrando furiosamente diversi colpi sulla testa e sul tronco e attingendo organi vitali. Da quanto sarebbe emerso dall’autopsia, svolta nell’obitorio dell’ospedale di Crotone, Lettieri non sarebbe morta subito e avrebbe anzi tentato di difendersi dall’aggressione mortale sferrata con il corpo contundente che l’assassino deve aver portato via dal luogo del delitto. Le indagini dei Carabinieri del Comando provinciale di Crotone, insieme alla Compagnia di Cirò Marina e del Ris di Messina, proseguono senza sosta nel rilevare le prove e rintracciare il colpevole o i colpevoli. Sembra, infatti, secondo quanto trapelato, che gli investigatori si stiano concentrando su due persone.

Fonte foto il Cirotano

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