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Caso Boko Aram, la Calabria sposa la causa delle giovani rapite in Nigeria
REGGIO CALABRIA – Ha commosso il mondo la triste vicenda delle ragazze nigeriane rapite dai fondamentalisti islamici del gruppo Boko Aram.
Le giovani sarebbero state prelevate dagli estremisti per essere presumibilmente vendute come schiave o date in spose. Ad interessarsi al caso, tra gli alti esponenti del mondo politico e artistico vi è anche la vicepresidente della regione Calabria Antonella Stasi, che invita tutte le donne calabresi a partecipare alla campagna #BringBackOurGirls. Creata proprio a favore del ritrovamento delle giovani l’iniziativa consiste nel pubblicare una foto sui social network accompagnata dall’ashtag #BringBackOurGirls per chiedere che le 200 liceali nigeriane sequestrate possano tornare a casa. La Stasi ha naturalmente anche teso un gentile e accogliente appoggio a tutte le donne nigeriane residenti nel territorio.
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