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Omicidi Sena e Bella bella, inflitti quattro ergastoli per la morte dei boss
COSENZA – Due morti eccellenti avvenute tra il 1999 e il 2000.
Si tratta dell’omicidio del boss Antonio Sena ucciso a Castrolibero e del suo vecchio amico Francesco Bruni. Ieri in Corte d’assise è stata pronunciata la sentenza di condanna in primo grado degli imputati ritenuti autori dei due delitti. Fine pena mai per Ettore Lanzino identificato come il mandante dei due omicidi e per il presunto esecutore Franco Presta. Nella ricostruzione dei fatti che insanguinarono Cosenza tra il ’99 e il 2001 per il riassetto del potere delle cosche sul territorio bruzio rientra anche l’uccisione di Primiano Chiarello affiliato al gruppo Bruni. Nicola Acri di Rossano e Franco Abbruzzese di Cassano allo Jonio sono stati anch’essi condannati ieri all’ergastolo con l’accusa di aver ucciso materialmelmente il giovane rapinatore arruolato tra le fila di Bella bella. Quattordici e dodici anni di reclusione sono invece stati comminati rispettivamente ai due collaboratori di giustizia Vincenzo Dedato ex autista di Tonino Sena e Francesco ‘Mafarda’ Bevilacqua. Quest’ultimo nel corso delle proprie deposizioni in merito all’esecuzione del ‘soldato’ Chiarello dichiarò: “lo afferrai per i capelli e iniziai a tagliargli la testa, ma l’accetta era troppo piccola”. Un dettaglio della cruenza che segnò l’inizio di quella che la magistratura ha ormai definito la terza guerra di mafia a Cosenza.
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