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Terremoti artificiali, il sismologo: “Li ho prodotti anch’io, sono utilissimi”

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Terremoti artificiali, il sismologo: “Li ho prodotti anch’io, sono utilissimi”

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RENDE – C’è chi di professione viaggia per i mari provocando terremoti. Perchè?

A spiegarlo è il sismologo Ignazio Guerra che per anni ha lavorato sulle navi che salpano dai porti con lo scopo di scuotere la crosta terrestre. “Sono uno di quelli che ha organizzato il gruppo Grandi Esplosioni – spiega il professor Guerra – che per scopi di ricerca andava in giro a fare dei terremoti artificiali per capire dove stanno le faglie. I terremoti, tecnicamente, sono una cosa utilissima. Quando non ci sono infatti li facciamo artificialmente. A volte si sente dire ‘c’è una nave oceanografica che sta facendo esplorazioni del sottosuolo con la sismica attiva’ quella è una nave che provoca, di propostito, tante piccole esplosioni che sono altrettanti terremoti e servono a fare una sorta di radiografia del sottosuolo. E’ una tecnica diffusa in tutto il mondo, la NATO non c’entra niente. Con questo non si pronosticano gli eventi sismici, ma si vede dove ci sono delle fratture. I terremoti sono un evento raro, rarissimo per certi aspetti. Noi in tutta la storia della Calabria e dell’Italia non arriviamo a raggiungere i venti terremoti di quelli catastrofici. Fare una statistica su soli 20 eventi sarebbe fuorviante, avremmo troppi pochi elementi a disposizione. Abbiamo quindi bisogno di acquisire dati per capire se ci sono degli strati che si scollano l’uno dall’altro, se sono spostati o spezzati perché è lì che si formano delle linee con minore resistenza ed è probabilmente proprio lì che avverrano i terremoti. Purtroppo ci vorranno anni ed anni affinchè si riesca a mappare tutta la terra perché il sottosuolo è estremamente disomogeneo e quindi va analizzato metro per metro. I terremoti praticamente sono i nostri raggi X. Le onde sismiche che registriamo sono un po’ come le immagini sulle lastre fotografiche. Per questo i terremoti artificiali sono utili. Quelli segnalati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sono normalmente naturali, quelli artificiali non vengono registrati”. Insomma, come già noto, la terra trema anche a scopo di ricerca. Non solo per monitorare l’attività sismica, ma anche per individuare la presenza di gas e petrolio. Anche in Calabria.

 

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