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Traffico di droga e armi, sei provvedimenti di fermo nel Reggino
REGGIO CALABRIA – Sei persone sono state sottoposte a fermo all’alba da Carabinieri della Compagnia di Taurianova (Rc).
L’operazione dei militari ha permesso di eseguire un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria nei confronti di sei soggetti, che sarebbero responsabili in concorso di un traffico di armi e di sostanze stupefacenti. L’operazione di questa mattina ha visto impegnati circa cinquanta militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dello Squadrone Eliportato Cacciatori e giunge dopo una complessa e delicata attività d’indagine, nel corso della quale era già stato eseguito l’arresto in flagranza di Ettore Crea, di 42 anni, ed il fermo di Giuseppe Ladini, di 36 anni, eseguiti nel marzo scorso. Sarebbero state le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Rocco Iernò ad aver portato al fermo delle sei persone per traffico di armi e droga nella zona di Taurianova. Il principale indagato dell’inchiesta è Giuseppe Landini, già fermato il 25 marzo scorso a seguito dell’arresto in flagranza di Ettore Crea, di 52 anni, trovato in possesso di un fucile mitragliatore cal. 5,56, che svolgeva il compito di ‘armiere’ delle cosche. A lui venivano affidate armi, fucili e pistole, da ricomporre e modificare alla bisogna per essere riutilizzate senza essere collegate ad altri episodi. Dopo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia i carabinieri hanno compiuto una serie di approfondimenti che hanno portato a scoprire le ‘consegne’ che di volta in volta venivano effettuate a casa di Landini. Nella perquisizione di questa notte è stato rinvenuto anche 1 chilo di cocaina che, secondo il comandante del reparto operativo di Reggio Calabria, Col. Gianluca Valerio, sarà “oggetto di ulteriori approfondimenti investigativi”. Tra le persone fermate c’è anche una donna, Antonella Bruzzese, di 32 anni, insieme a Lorenzo Bruzzese (32), Emanuele Papaluca (33), Antonio Raco (28), Leonardo Tigani (31), Antonio Valerioti (50). “Un invito – ha detto il Procuratore di Reggio, Federico Cafiero de Raho – lo farei soprattutto ai cittadini. Perché possano collaborare aspettandosi da noi una copertura totale. Si tratterebbe di arrivare ad un ‘patto’ per sgominare la ‘ndrangheta. La ‘ndrangheta si fonda sull’omertà ed il silenzio. Noi smontiamo il silenzio e l’omertà e battiamo la ‘ndrangheta. Insieme l’obiettivo lo raggiungeremmo in pochi mesi. Da soli forse occorrerà qualche anno. Ma, comunque, l’obiettivo lo raggiungeremo”. Il comandante provinciale dei carabinieri di Reggio, col. Lorenzo Falferi, ha affermato che si tratta di “un’operazione di grande significato perché rappresenta la risposta immediata delle istituzioni e delle forze dell’ordine alla virulenza delle cosche sul territorio”.
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