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Quindicenne salvato in mare muore in ospedale disidratato

Calabria

Quindicenne salvato in mare muore in ospedale disidratato

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Il ragazzino era stato ricoverato in codice rosso in quanto risultava essere eccessivamente denutrito.


VIBO VALENTIA – Ancora una morte tra i migranti che tentano di entrare nella ‘fortezza Europa’. Un ragazzo di 15 anni, di origine etiope, è deceduto nell’ospedale di Vibo Valentia per le gravi condizioni in cui era giunto domenica sera dopo essere stato sbarcato dalla nave “Diciotti” della Guardia Costiera insieme ad altre 600 persone. Il minorenne era partito dal suo Paese di origine e nel canale di Sicilia era stato soccorso mentre era su un barcone. Tuttavia le sue condizioni erano già sembrate estremamente gravi al momento del suo arrivo sulla terra ferma. Denutrito e disidratato è stato subito ricoverato in codice rosso al pronto soccorso dove è morto la notte scorsa. Quello del ragazzo etiope è solo uno dei casi registrati durante l’ultimo sbarco di profughi a Vibo Valentia di persone in pessime condizioni di salute. Altri 20 migranti dell’Africa Subsahariana sono stati infatti trovati in uno stato simile e si trovano attualmente ricoverate in varie strutture sanitarie.

 

Molte di loro, non disponendo di alcun tipo di bevanda, durante la traversata del Mediterraneo hanno bevuto per giorni acqua salata che ha compromesso le loro normali funzioni organiche. Evidentemente il corpo del ragazzino, di costituzione più debole, non ha superato all’intossicazione. La polizia intanto ha sottoposto a fermo quattro presunti scafisti arrivati domenica sera nel porto di Vibo Valentia insieme agli altri 600 migranti. A seguito delle indagini svolte subito dopo lo sbarco, la squadra mobile ha raccolto circostanziate e concordanti dichiarazioni tra i profughi sbarcati, giungendo all’identificazione dei quattro. Si tratta di Sulayman Camarà, di 21 anni, nato in Gambia, Yaya Diop 36 anni, nato in Senegal, di Tony Paul 23 anni, nato in Nigeria e di un altro nigeriano risultato minorenne, per come confermato dall’esame radiologico osseo eseguito nell’ospedale di Vibo Valentia. I quattro, che sarebbero tutti partiti, in tempi diversi, dalla città costiera di Sabrata in Libia, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I maggiorenni sono stati tradotti in carcere mentre il minore è stato accompagnato nel Centro di prima accoglienza di Catanzaro in attesa di giudizio.

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