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Cosenza: ristrutturazione dei reparti di pediatria e oncologia pediatrica

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Cosenza: ristrutturazione dei reparti di pediatria e oncologia pediatrica

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COSENZA – Il progetto è interamente dedicato a bambini ed adolescenti.

Sarà presentata domani martedì 25 Marzo alle ore 10.30, nella sede dell’Associazione Gianmarco De Maria in via Antonio Monaco a Cosenza, l’iniziativa di ristrutturazione del nuovo reparto di Pediatria e Onco-Ematologia pediatrica nel presidio ospedaliero della SS Annunziata di Cosenza. L’Associazione Gianmarco De Maria è una delle associazioni beneficiarie della campagna 2014 di Trenta Ore per la Vita per assicurare a bambini e adolescenti malati di tumore il diritto alle cure migliori possibilmente rimanendo vicino casa, con al fianco i genitori, i nonni, gli amici e, quando ciò non fosse possibile, garantire a loro ed alle loro famiglie una casa lontano da casa. Alla presentazione parteciperanno Paolo Gangemi, direttore dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Fortunato Morabito direttore sanitario, Marco Aloise, direttore amministrativo dell’A.O. Di Cosenza, Domenico Sperlì Direttore dell’U.O.C. di Pediatria e del Dipartimento materno infantile e l’imprenditore calabrese Pippo Callipo che, con la sua azienda, sosterrà la realizzazione di questo progetto. Sarà presente, inoltre, Andrea Enea, Segretario Esecutivo e Responsabile rapporti istituzionali – Associazione Trenta Ore per la Vita.

 

Franco De Maria, fondatore e direttore dell’Associazione Gianmarco De Maria, nonché Consigliere nazionale della Fiagop (Federazione Italiana genitori Onco-ematologia pediatrica) afferma che: “il progetto si contrappone al concetto di malasanità calabrese sempre alla ribalta. Le capacità e le professionalità per invertire la tendenza ci sono. Abbiamo grandi medici a cui qui non è dato spazio mentre fuori dal territorio calabrese sono diventati luminari. Il problema della nostra sanità sta infatti nelle lacune organizzativo-gestionali nonchè nelle politica che sottende alle nomine dirigenziali. Possiamo curare qui bambini ed adolescenti che in un ambiente sociale ottimale possono avere maggiori possibilità di guarigione. Le terapie sono uguali dappertutto, le patologie oncologiche dopo la diagnosi si curano in base a protocolli internazionali uguali a Cosenza come a Milano. Cambiano solo le relazioni affettive che però sono molto importanti affinchè le terapie facciano effetto“.

 

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