Torna la Sars, uomo in gravi condizioni

È in grave condizioni, ricoverato in un ospedale del Regno Unito, l’uomo del Qatar che ha contratto un’infezione da coronavirus, un virus che fa parte della stessa

famiglia di quello della Sars. Lo ha comunicato l’Organizzazione mondiale della sanità. Da dieci anni, da quando focolai erano stati isolati in alcune province

della Cina meridionale, che non si temeva per un ritorno della Sars – Severe Acute Respiratory Syndrome -, malattia che provoca una polmonite mortale per la quale non ci sono ancora cure. A individuare il primo ceppo fu lo scienziato italiano Carlo Urbani, morto a Bangock nel 2003 dopo aver contratto il virus. Le vittime accertate dell’epidemia furono allora circa 800.  

Un nuovo caso è stato identificato in Arabia Saudita di recente. Nello stesso paese si era recato l’uomo di 49 che ora è in condizioni critiche in Gran Bretagna.  L’Organizzazione mondiale della sanità si è messa in contatto con le autorità sanitarie di Qatar, Arabia Saudita e con il Centro di prevenzione europeo di Stoccolma. Al momento non c’è alcuna prova che il virus sia contagioso ma l’Agenzia britannica ha fatto già sapere che si tratta di un virus “diverso da qualsiasi altro identificato negli esseri umani”. Preoccupa soprattutto l’avvicinarsi del pellegrinaggio musulmano haj del mese prossimo, al quale parteciperanno milioni di persone da tutto il mondo, prima di fare rientro a casa nei diversi Paesi di provenienza.