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Imprenditore calabrese in crisi va dal commercialista armato
REGGIO EMILIA – Una follia dettata dalla crisi; è entrato con la pistola carica nello studio di un commercialista a Reggio Emilia per obbligarlo a dargli i soldi per curare la figlia.
Protagonista un imprenditore calabrese di 47 anni che è stato arrestato dalla polizia. L’uomo ha spiegato di aver agito spinto dalla gravissima difficoltà economica: aveva due aziende che sono fallite e non aveva nemmeno i soldi per curare la figlia. Il 47enne calabrese, era proprietario di due aziende di costruzioni che, a causa della crisi, sono inattive e forse spinto dalla situazione di disagio economico si è presentato nello studio del commercialista con una Beretta calibro 38 con sei colpi nel caricatore di cui uno in canna, pronto a essere esploso. L’allarme è stato dato alla polizia ieri mattina verso le 9.30 da una parente del professionista. La squadra mobile è riuscita ad entrare nello studio dove il professionista era seduto dietro alla scrivania e davanti c’era il 47enne con l’arma pronta a sparare tra le gambe. I poliziotti lo hanno bloccato e disarmato. Condotto in questura, ha spiegato le ragioni del suo gesto. La crisi della aziende ha creato un grave disagio economico alla famiglia, tanto da non avere nemmeno i soldi per curare la figlia. Una situazione che lo ha portato alla disperazione. Ora il 47enne è stato ristretto nella casa circondariale di Reggio Emilia a disposizione del sostituto procuratore di turno Valentina Salvi. Il professionista, vista anche la sua conoscenza con l’imprenditore, ha preferito non sporgere denuncia.
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