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Inquinamento a Rende, appello al sindaco: “Non nasconda le polveri sottili sotto un tappeto”

Area Urbana

Inquinamento a Rende, appello al sindaco: “Non nasconda le polveri sottili sotto un tappeto”

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Nessun progetto in atto per affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico e delle esalazioni nell’area dell’ex Legnochimica.

 

RENDE (CS) – “Il caso delle polveri sottili, evidenziato da un rapporto Arpacal, reso noto da una testata giornalistica e non dal Comune di Rende, avrebbe dovuto essere uno sprone per l’esecutivo nel cercare di risolvere il problema in tempo utile, cioè prima che sia troppo tardi. I dati – afferma Domenico Miceli Capogruppo del Movimento 5 Stelle al Comune di Rende – si riferiscono ad uno sforamento dei limiti giornalieri previsti dalla legge pari a 22 volte nell’arco dell’anno solare. Capire le cause di questo sforamento sarebbe un obbligo di questo esecutivo, del sindaco e dell’assessore all’Ambiente. Non trattarlo politicamente, significa mettere la testa sotto la sabbia, il che, come atteggiamento, è tanto invocato da una classe politica che è nemica dichiarata della trasparenza. Il “tutt’apposto” di Manna e D’Ippolito non rassicura la popolazione né ci soddisfa, anche perché non affronta in modo compiuto una prova di tutta evidenza: ossia che nei mesi di novembre e dicembre (ancora all’inizio) per sei giorni abbiamo respirato PM10 in misura superiore ai valori soglia nella nostra città. Mentre i valori giornalieri previsti dalla legge sono stati superati 22 volte nel 2016. Cercare la causa per il risolvere il problema, questo il motto del Movimento 5 Stelle. Non la pensa così invece l’esecutivo di centro destra che ritiene ininfluente il dato dell’Arpacal che pure racconta di un ambiente sempre più insano che insiste nella nostra città.

 

Non ci meravigliamo affatto della replica piccata dell’esecutivo: dopo tutto c’è un sindaco che evidentemente non considera prioritario il dibattito ambientale in città che ha un effetto diretto sulla qualità della vita dei cittadini. Prova ne è la mancata risposta ad un altro quesito fondamentale che richiede chiarezza e richiederebbe una presa di posizione forte, decisa e immediata di questa amministrazione: il caso del cattivo odore che si sprigiona dall’area industriale per riversarsi in città a tutte le ore del giorno e della notte. Risale al 27 luglio 2016 una missiva indirizzata al sindaco Marcello Manna da parte dei membri della III Commissione “Territorio e Ambiente”, dove si segnala il problema e si resta ‘in attesa di riscontro’. Un riscontro che non è mai arrivato, dopo 5 mesi, nonostante le ripetute e svariate segnalazioni dei cittadini rendesi alla pubblica amministrazione. Il sindaco e l’assessore all’Ambiente la smettano di cercare di nascondere le “polveri sottili” sotto un tappeto e inizino ad affrontare seriamente e con onestà intellettuale le tante problematiche ambientali che insistono nel nostro territorio, senza pensare di lavarsene le mani lasciando pesanti eredità alle future generazioni. Ma evidentemente non esiste una strategia per eliminare il problema: né quello dell’aria inquinata né quello del cattivo odore dell’area industriale. E di questo ne prendiamo atto noi e tutti i cittadini rendesi”.

 

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