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Calcio. Berardi e i 4 gol al Milan, entusiasmo a Mirto
MIRTO (CS) – Achille Domanico, professore in pensione, che e’ stato insegnante di Domenico Berardi, il calciatore calabrese che gioca nel Sassuolo e che ha segnato 4 gol al Milan in Coppa Italia, facendogli perdere la partita, ha raccontato all’Agi alcune curiosità sul giovane calciatore calabrese.
“Io arrivavo prestissimo a scuola, ma lui era già qui e tirava calci ad un pallone, che portava sempre con sè”. La scuola media in cui ha studiato Domenico è a Mirto, frazione di Crosia (Cs). “Domenico studiava quanto basta – ha sottolineato il professore Domanico – ma la sua passione era il calcio; lui faceva un segno sul muro della scuola. Poi con il pallone, da grande distanza, cercava di colpire quel segno”. I genitori di Domenico Berardi, invece, non vogliono rilasciare dichiarazioni. Il padre, Luigi, originario di Bocchigliero (Cs), è un operaio dell’Anas e i vicini hanno raccontato che, da quando il figlio è diventato “famoso”, hanno subito due furti, quando abitavano in una casa cantoniera, in campagna. Per questo motivo recentemente, si sono trasferiti nel centro di Mirto e ci tengono a vivere nella riservatezza. Intanto però la gente di Mirto è orgogliosa di Domenico e tutti sperano “che giochi presto in nazionale”.
Berardi nato a Cariati e cresciuto a Bocchigliero, è un ragazzo modesto, umile e che ha fatto la gavetta. Paolo Conforti, che è stato il suo primo allenatore dice: “Era un vero talento e si vedeva, e io dicevo ai compagni di squadra, la Castello Mirto Crosia, di passare il pallone a lui, che poi i gol li faceva di certo”. Conforti ha anche raccontato un episodio che dimostra quanto il piccolo Domenico volesse restare in Calabria: “Un giorno siamo andati con un osservatore di una squadra importante a parlare con i genitori. Domenico si mise a piangere e scappò. Io lo seguii nella sua stanzetta e lui disse che non voleva andare via, che voleva restare con la sua famiglia e i suoi compagni. Mi toccò rassicurarlo”. Ma un giorno Domenico ha deciso di lasciare la sua terra, raggiungendo il fratello a Sassuolo e da lì è iniziata la sua carriera e la sua nuova vita.
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