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Appello di Corbelli per il detenuto malato. Napolitano risponde

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Appello di Corbelli per il detenuto malato. Napolitano risponde

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COSENZA – La risposta è arrivata. Merito, se così si può dire, anche del leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, il quale ha inviato una lettera al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per sollecitare la grazia nei confronti di Vincenzo Di Sarno, detenuto di 35 anni, malato di tumore al midollo osseo e recluso nel carcere di Poggioreale.

Ennesimo caso di detenuto gravemente malato che muore lentamente nella sua cella. “Questa non è giustizia- ha ricordato Corbelli-ma crudeltà! E non è degna di un paese civile”. Napolitano ha affermato in una nota che l’esame della richiesta di sospensione dell’esecuzione della pena in carcere per Di Sarno e la procedura per la grazia siano condotte in tempi commisurati alla gravità delle condizioni di salute del detenuto. Di Sarno si trova in carcere per omicidio. Al suo ingresso in cella, cinque anni fa, il 35enne pesava 115 kg; adesso la bilancia segna 53 kg. Nel suo ultimo appello al Capo dello Stato non ha chiesto la grazia né di avere uno sconto di pena o un trasferimento. Ha chiesto l’eutanasia. “Sono però consapevole- ha proseguito Napolitano nella nota- che il reato commesso dal detenuto in questione è stato fonte in altri di dolore che merita rispetto e considerazione”. La prima domanda di grazia era stata presentata dalla madre di Di Sarno 12 settembre 2013, mentre la condanna non era ancora definitiva e non poteva essere oggetto di esame per l’eventuale provvedimento di clemenza. L’avvio dell’istruttoria su una successiva domanda è stato possibile presso il ministero della Giustizia soltanto dopo il 19 novembre 2013. “Nel frattempo- ha concluso Napolitano- la Presidenza della Repubblica ha chiesto e ottenuto dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria del ministero della Giustizia la garanzia sul controllo delle condizioni di salute del detenuto. E’, inoltre, emersa l’opportunità di attivare, dinanzi alla magistratura di sorveglianza, la richiesta di sospensione dell’esecuzione della pena carceraria a causa delle condizioni di salute”.

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