Calabria
Sciolto per la terza volta il Comune di Nicotera: condizionamenti della ‘ndrangheta
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno, ha sciolto il Comune di Nicotera per infiltrazioni mafiose, ora affidato alla gestione di una Commissione straordinaria
NICOTERA (VV) – Per la terza volta negli ultimi dieci anni viene sciolto per infiltrazioni mafiose il Comune di Nicotera in provincia di Vibo Valentia. Il Consiglio dei ministri, riunitosi nella giornata di ieri, ha deciso per il commissariamento.
“In considerazione – si legge nella nota ufficiale – dei gravi condizionamenti criminali accertati nel Comune di Nicotera, il Consiglio dei ministri ha deciso, su proposta del ministro dell’Interno Angelino Alfano, di affidarne la gestione a una Commissione straordinaria.”
La Commissione di accesso agli atti ha riscontrato condizionamenti della criminalità organizzata (clan Mancuso) nella vita dell’ente, individuando diverse anomalie in alcuni atti amministrativi e rapporti degli amministratori con soggetti controindicati. Una decisione assunta sulla scorta degli esiti giunti dopo il lavoro della commissione d’accesso attiva dallo scorso febbraio e che ha setacciato tutti i documenti amministrativi e attività di sindaco, giunta e uffici.
L’esito è che vi sono stati pesanti condizionamenti della ‘ndrangheta, da qui la decisione dello scioglimento.
Il 5 ottobre scorso, il sindaco di Nicotera, Franco Pagano, si era dimesso dall’incarico, dopo essere finito fra gli indagati per la storia dell’elicottero, in pieno centro per permettere la celebrazione di un matrimonio.
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